Casa Carducci a Bologna ospita De Los Muertos di ZimmerFrei

A Casa Carducci, biblioteca e casa-museo che fu residenza del poeta, dal 13 al 15 dicembre è visibile un percorso-collezione allestito dal collettivo di artisti ZimmerFrei



Per tre giorni, da venerdì 13 a domenica 15 dicembre, la casa museo di Giosuè Carducci a Bologna ospita De Los Muertos, percorso creato dal collettivo artistico ZimmerFrei allestendo negli ambienti della dimora in cui visse il poeta oggetti, racconti e lasciti appartenuti a persone defunte. Defunte ma accomunate da una prerogativa particolare: essere ancora in grado di “agire” grazie alla collaborazione con persone vive a cui hanno affidato determinate azioni da compiere. L’intervento fa parte di un progetto di ricerca coordinato dalla regista e artista Anna de Manincor, in collaborazione con l’artista e performer Maria Caterina Frani e il musicista e sound designer Massimo Carozzi, che cura il percorso sonoro nella casa-museo.

Con De los muertos, Casa Carducci rinnova la possibilità, già sperimentata in passato, di aprire le sue porte e ospitare interventi di artiste e artisti contemporanei, che si relazionano con gli ambienti, la biblioteca, gli oggetti e la storia, lanciando un nuovo format: Casa Carducci Contemporanea. Iniziative e progetti in grado di inserirsi nel contesto e valorizzare le peculiarità di questo luogo saranno accolte periodicamente, dando luogo a dialoghi e accostamenti inediti.

Il percorso ideato da ZimmerFrei tra gli oggetti disseminati nella casa, assieme a quelli appartenuti al sommo poeta Giosuè Carducci e alla moglie Elvira Menicucci, è condotto dalle voci delle persone che oggi si occupano della conservazione, attuazione o movimentazione di tali lasciti, raccolti da ZimmerFrei nel corso di una ricerca durata tre anni, alle prese con la seguente domanda: Conoscete della persone morte che sono ancora attive nel presente?
Niente a che fare con spiriti e medium, si tratta piuttosto di istruzioni pratiche, azioni da eseguire, oggetti e racconti da recapitare, enigmi da risolvere e faccende da sbrigare. Ci si imbatte così in ricordi, istruzioni e azioni compiute, quali: “ogni anno, nel giorno dell’anniversario della morte di mia madre, fumo una sua Merit blu sulla sponda di un fiume. Nota bene che sono una non fumatrice.”; “questa radio Philips modello D8634 Mark II è l’oggetto che più ha frequentato mio padre”; “questa busta ci fu consegnata dal nostro vicino di casa, vedovo da un paio d’anni. La moglie gli era apparsa in sogno chiedendo di recapitare alla mia famiglia un milione di lire. Era il 1970”.

La visita dura circa 45 minuti e comprende oggetti d’uso domestico, elementi estrapolati da opere d’arte (Lia Bo Fisher, Marcela Castañeda Florian, Roberto Fassone, Nina Fisher, Davide Pepe, Moira Ricci) e prestiti temporanei (Ilaria Bottanelli, Nella Califano, Martina Candido, Oumoulkhairi Carroy, Maria Caterina Frani, Lucia Giardino, Serena Gramizzi, Marta Mancini, Cosetta Nicolini, Renata Scattolin, Valeria Verdolini), che si mescoleranno a arredi, mobili e suppellettili della casa e a documenti della biblioteca appositamente estratti.

Data la particolare natura del progetto e dello spazio, il pubblico potrà accedere su prenotazione (da oggi fino a esaurimento posti) venerdì 13 dicembre dalle ore 15 alle 19, sabato 14 dicembre dalle ore 10 alle 20 e domenica 15 dicembre dalle ore 10 alle 19, con biglietto d’ingresso acquistabile il giorno stesso presso la biglietteria unica Casa Carducci-Museo del Risorgimento. Prenotazioni entro giovedì 12 dicembre, via email a casacarducci@comune.bologna.it (dal lunedì al venerdì fino alle ore 15), telefoniche al numero 051 2196520 (venerdì dopo le ore 15, sabato e domenica). Nella richiesta di prenotazione dovranno essere indicati giorno e orario preferiti, nome, cognome, recapito telefonico e numero di persone partecipanti.

De Los Muertos è stato avviato grazie alla residenza di ricerca di ZimmerFrei presso il MAD Murate Art District di Firenze. In seguito è diventato una installazione e azione dal vivo presso BASE per il festival Farout di Milano (2023) e all’Archivio di Stato di Firenze per il festival Materia Prima (2024). L’origine della ricerca e le testimonianze sonore hanno poi trovato la forma del documentario sonoro, trasmesso il 2 e 3 novembre 2024 da RadioTre (Con i vivi e con i morti, ascoltabile in podcast su Raiplaysound nel programma Tre Soldi) e approda a Bologna grazie al contributo alla produzione del Settore Cultura e Creatività, alla collaborazione con il Settore Biblioteche e Welfare culturale del Comune di Bologna e al contributo della Regione Emilia-Romagna.
L’allestimento del percorso di visita è realizzato in collaborazione con il personale di Casa Carducci, il personale di Working soc. coop e Open Culture, il personale volontario Auser e gli studenti e studentesse del Biennio di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.

ZimmerFrei
Il collettivo ZimmerFrei è stato fondato a Bologna nell’anno 2000 ed è formato da Anna de Manincor (artista e filmmaker) e Massimo Carozzi (musicista e sound designer). La pratica di ZimmerFrei combina linguaggi diversi e spazia dai film documentari alla videoarte, dai progetti sonori alla performance, e poi laboratori partecipativi, video installazioni multi canale e interventi nello spazio pubblico.
Il gruppo collabora con numerosi altri artisti e professionisti, tra cui, negli ultimi due anni, l’artista e performer Maria Caterina Frani, il videoartista Davide Pepe, il light designer Fabio Sajiz, il visual designer Umberto Saraceni, il filmmaker Ivano Lollo, l’artista Muna Mussie, i registi Federico Bacci, Francesco Eppesteingher, Agnese Cornelio e Roberto Beani, la produttrice Serena Gramizzi e il montatore Massimiliano Bartolini.

INFORMAZIONI

ZimmerFrei
DE LOS MUERTOS a Casa Carducci
dal 13 al 15 dicembre 2024
Casa Carducci, Piazza Giosuè Carducci 5, Bologna
www.casacarducci.itcasacarducci@comune.bologna.it – 051 2196520
www.zimmerfrei.co.it