Imola, sequestrata dalle Fiamme Gialle oltre 1 tonnellata di prodotti alimentari non conformi agli standard europei



I Finanzieri del Comando Provinciale di Bologna hanno condotto un’operazione nel territorio imolese che ha portato al sequestro di oltre una tonnellata di prodotti alimentari posti in commercio senza il rispetto degli standard di conformità europei.

L’attività, eseguita dai militari della Compagnia di Imola, è stata svolta nell’ambito delle ordinarie attività di “Controllo economico del territorio” nei confronti di nove negozi alimentari facenti capo a soggetti di nazionalità marocchina, nigeriana, egiziana, camerunense e pakistana.

Le irregolarità riscontrate sono attinenti alle disposizioni previste dalla normativa europea attraverso il Regolamento UE n. 1169/2011 intitolato “pratiche leali d’informazione”; la norma, vincolante per tutti i Paesi dell’Unione europea, precisa che le etichette apposte sui prodotti alimentari devono contenere informazioni facilmente comprensibili dai consumatori. Nel caso di specie tutti gli alimenti contenevano indicazioni in lingua straniera. Pertanto è scattato l’immediato sequestro che ha impedito la vendita di prodotti dal valore commerciale di circa 15.000,00 euro. I soggetti sono stati segnalati all’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari Emilia-Romagna e Marche del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per l’irrogazione della sanzione pecuniaria che va, per ciascun esercizio commerciale, da un minimo di € 3.000,00 a un massimo di € 24.000,00.

Inoltre, nell’ambito dei medesimi controlli, i finanzieri imolesi, attraverso l’incrocio di Banche dati e approfondite ricerche operate presso i negozi, hanno scoperto 2 lavoratori in nero di origine pakistana e marocchina.

L’attività delle Fiamme Gialle testimonia il massimo impegno investigativo profuso dal Corpo orientato sia a tutelare il mercato e i consumatori dalla vendita di prodotti non conformi agli standard di sicurezza europei e nazionali, sia a contrastare il fenomeno del lavoro nero, che sottrae risorse all’erario e mina gli interessi dei lavoratori.