Emergenza alluvione, organizzazioni sindacali e associazioni di categoria insieme alla Città metropolitana per salvaguardare imprese e lavoro nei territori colpiti

Firmato verbale d’incontro in attesa dell’attivazione degli ammortizzatori sociali specifici da parte del Governo



allagamenti campagne Bologna

Utilizzo dello smart working, tutele per chi è impossibilitato a raggiungere il posto di lavoro o ha avuto la casa allagata e massima attenzione alla sicurezza sul lavoro nel ripristino delle attività danneggiate dal maltempo. Questi i punti principali del verbale d’incontro firmato oggi dalla Città metropolitana di Bologna, anche a nome dei Comuni del territorio,  insieme alle organizzazioni sindacali e alle associazioni di categoria. L’iniziativa nasce a seguito dello stato di emergenza dovuto all’alluvione di sabato 19 ottobre 2024, che ha colpito l’intero territorio metropolitano di Bologna, in attesa del decreto da parte del Governo che regolerà il tema degli ammortizzatori sociali specifici.

Il verbale viene alla luce nel solco della lettera di richieste avanzate al Governo sabato scorso, dai firmatari del Patto metropolitano per il Lavoro e lo Sviluppo sostenibile: i Comuni e le loro Unioni, le Società partecipate, la Camera di Commercio, le Diocesi di Bologna e Imola, i Rappresentanti sindacali, le Associazioni imprenditoriali, il Sistema della ricerca e dell’educazione, il Sistema della sanità, le Fondazioni bancarie.

Le parti, in coerenza con gli impegni contenuti nel Patto Metropolitano per il lavoro e lo sviluppo sostenibile e nel Patto Regionale per il Lavoro e per il Clima in materia di tutela e salvaguardia dell’occupazione, hanno condiviso alcune linee di indirizzo comuni, per salvaguardare imprese e lavoro nei territori alluvionati.

Se l’azienda è ubicata in un Comune colpito dall’alluvione e ha indifferibile necessità di ricorrere agli ammortizzatori sociali (CIG FIS CISOA FSBA) previsti per evento oggettivamente non evitabile, o a eventuali analoghi strumenti di natura emergenziale posti in essere dal legislatore, verranno avviate tempestivamente tutte le procedure normativamente previste e, laddove compatibili, accolte le richieste di utilizzo dello smart working per i lavoratori e le lavoratrici residenti o domiciliati/e nei territori alluvionati.

Se i lavoratori e le lavoratrici sono impossibilitati a raggiungere il posto di lavoro a causa della viabilità interrotta, o per allagamento della propria abitazione, possono richiedere di assentarsi dal lavoro, nelle more dell’auspicato ammortizzatore sociale di pertinenza (come avvenuto nella alluvione 2023 con il decreto 1° giugno 2023, art. 7, comma 2), si utilizzeranno gli strumenti contrattuali alternativi disponibili valutandoli, laddove presenti, con le rsu/rsa a livello aziendale.

Si prevede inoltre di utilizzare per i lavoratori e le lavoratrici in appalto delle aziende e in ogni luogo di lavoro del settore privato, sottoposte a chiusura per inagibilità, le stesse modalità e criteri dei lavoratori dell’azienda appaltante o committente. E ancora, estendere le tutele del verbale alle maestranze impiegate nelle attività in appalto per i Comuni dell’area metropolitana, coinvolti nelle chiusure degli asili nido e scuole di ogni ordine e grado (a titolo esemplificativo, ma non esaustivo: lavoratori delle mense scolastiche, dei pre e post scuola, del personale educativo e delle pulizie).

Le parti condividono inoltre che negli interventi di ripristino delle attività, pur in una comprensibile condizione di urgenza, sia prestata massima attenzione alla necessità di garantire e salvaguardare la sicurezza del lavoro e l’incolumità di lavoratrici e lavoratori.

Le parti condividono altresì che vengano attuati interventi a tutela del lavoro autonomo, sia utilizzando tutti gli strumenti disponibili, sia attivando fondi e interventi ad hoc.

Le Associazioni di categoria si impegnano a dare le indicazioni condivise ai propri associati, così come i Comuni coinvolti comunicheranno ai gestori in appalto quanto condiviso nel verbale.

Il verbale è stato sottoscritto da:
Città metropolitana di Bologna, CGIL Area metropolitana Bologna, CGIL Imola, CISL Area Metropolitana Bologna, UIL Emilia Romagna Bologna, AGCI Emilia Romagna – Bologna, ASCOM Bologna, ASCOM Imola, CNA Bologna, Confesercenti Bologna, Confesercenti Imola, Confartigianato Bologna, Confcooperative Terre d’Emilia, Confindustria Emilia Area Centro, LegaCoop Bologna, LegaCoop Imola