La storia dell’urbanistica moderna a Bologna

Dal 4 novembre un ciclo di incontri in Salaborsa e in Accademia di Belle Arti ripercorre le vicende legate alla pianificazione della città grazie alle voci di Roberto Scannavini e Carlo Messori



Piano conservazione fisica del centro storico: la disciplina dettagliata degli interventi restaurativi e conservativi

Dal 4 novembre al 15 gennaio, la Piazza coperta di Salaborsa e l’Aula magna dell’Accademia di Belle Arti si aprono al racconto pubblico della storia dell’urbanistica moderna di Bologna, ricostruendo le vicende legate alla pianificazione della città, attraverso l’analisi dei Piani Urbanistici adottati dal 1967 a oggi e dei più significativi interventi di riqualificazione realizzati nel centro storico.

Il ciclo di incontri, dal titolo La storia dell’urbanistica moderna a Bologna, è organizzato in collaborazione tra Biblioteca Salaborsa e Accademia di Belle Arti inizia lunedì 4 novembre con un confronto sul tema L’evoluzione dei Piani di Tutela del centro storico di Bologna. Seguirà, lunedì 18 novembre, l’appuntamento dedicato alla parte verde della città, La storia verde di Bologna e la transizione ecologica, mentre lunedì 16 dicembre sarà la volta di ricostruire il Progetto Acropolis: San Giovanni in Monte e Santa Lucia. I tre appuntamenti si svolgono tutti nella Piazza coperta di Salaborsa, alle ore 18, con ingresso libero fino a esaurimento posti e possibilità di seguirli in streaming sul canale YouTube di Bologna Biblioteche.
Mercoledì 15 gennaio 2025, alle 17, l’aula magna dell’Accademia ospiterà l’incontro finale sul tema L’ex Sala Borsa e l’ex area della Manifattura Tabacchi, con ingresso libero fino a esaurimento posti.

Sulla base della legge n. 765 del 1967, che introduce il concetto fondamentale della salvaguardia dei nuclei antichi delle città, già nel 1969, infatti, il Comune vara il Piano urbanistico di risanamento e restauro del centro storico, passando dalla tutela dei singoli monumenti, a un concetto più ampio, quello della difesa integrale dell’ambiente urbano del passato. Questo nuovo approccio di gestione del centro storico bolognese avrà notevole risonanza e l’assessore Pier Luigi Cervellati otterrà per la sua opera il Premio Antonio Feltrinelli dell’Accademia dei Lincei nel 1973.
Dagli anni Sessanta a quelli recenti, l’attività di conservazione, recupero e riqualificazione del centro storico cittadino ha attraversato numerose tappe: a raccontare questo complesso percorso sarà un protagonista che lo ha vissuto e portato avanti in prima persona, l’architetto Roberto Scannavini, in qualità di ex funzionario dell’ufficio tecnico del Comune e di libero professionista. Scannavini dialogherà con Carlo Messori, docente dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.

Roberto Scannavini, architetto urbanista e storico dell’architettura si è laureato a Firenze nel 1965, è stato Funzionario del Comune di Bologna come responsabile dell’Ufficio Studi e Progetti per la conservazione del patrimonio storico fino al 2005 e Docente alla Facoltà di Architettura di Cesena nel triennio 2000-2003. Come libero professionista ha realizzato interventi di restauro di palazzi, conventi, foresterie e piazze, tra cui si annoverano gli interventi ai complessi di Santa Lucia, San Giovanni in Monte, Santa Cristina, Villa Guastavillani, Piazza Santo Stefano, Piazza del Nettuno e della ex Sala Borsa. Suoi gli interventi per la Fondazione Carisbo “Genus Bononiae. Musei nella città” di Palazzo Fava, San Colombano, Santa Maria della Vita, San Giorgio in Poggiale.
Autore di numerosi testi, tra cui i volumi Al centro di Bologna 1965-2015. Mezzo secolo di urbanistica (Costa, 2020), Bologna verde. Dalla deforestazione romana alla riforestazione della transizione verde di oggi (Franco Angeli Editore, 2023) e Bologna ricomposta. La città metropolitana e le sue tre periferie. (Franco Angeli Editore, 2024).

Carlo Messori, laurea in Architettura presso il PoliMi, esercita la libera professione di Architetto, dedicandosi in particolare a interventi di recupero del patrimonio storico esistente e alla progettazione ambientale, per la quale ha successivamente conseguito la qualifica in “Tecniche di ripristino naturalistico”; ha collaborato con la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali di Bologna. Ha inoltre collaborato con associazioni culturali in mostre di antiquariato e arte contemporanea. È docente di ruolo presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove insegna dal 2014, nel corso di Scenografia – triennale e Scenografia e allestimenti – Magistrale e nel corso di Decorazione Arte Ambiente – Triennale e Decorazione per l’architettura- Magistrale.

Informazioni:
https://www.bibliotecasalaborsa.it/
https://www.ababo.it/