Violenza ai sanitari, Curatola: “Basta con le aggressioni o chiuderemo ambulatori e ospedali”



«La brutale aggressione ai due infermieri dell’ospedale di Baggiovara, ai quali va tutta la nostra solidarietà, conferma che i nostri allarmi non erano esagerati. Se continua così, assisteremo alla fuga di medici e infermieri dal servizio sanitario nazionale, con conseguente chiusura di ambulatori e ospedali».

Carlo Curatola, presidente dell’Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri di Modena, commenta indignato l’ultimo episodio di violenza ai danni del personale sanitario modenese.

Curatola ricorda che l’Ordine dei medici di Modena ha istituito nel 2017 un osservatorio sulla violenza ai sanitari. L’organismo non si limita a un censimento degli eventi sentinella che raggiungono ripresi dalla stampa , ma  raccoglie le segnalazioni di violenza subita dai medici e dagli odontoiatri che operano sul territorio e in ospedale.

Nel 2022 ha ricevuto 38 segnalazioni, l’anno scorso dodici, mentre quest’anno finora sono nove (tre da medici donne e sei da uomini). In sette casi si è trattato di violenze solo (si fa per dire) verbali, negli altri due ci sono stati anche atti violenti sugli arredi.

Cause scatenanti: richieste di certificazioni di malattia (tre), prescrizioni (quattro), certificato assicurativo (uno), certificazione invalidità (uno).

«Siamo stati, unici in Italia, a presentare un esposto alla Procura della Repubblica e non v’è dubbio che, anche grazie alle nostre azioni di sensibilizzazione, in questi ultimi anni sia aumentata l’attenzione delle istituzioni verso questo preoccupante fenomeno – riconosce il presidente dell’Ordine – L’inasprimento delle pene è positivo, così come l’impegno delle aziende sanitarie ad aumentare la sorveglianza.

Tutto questo, però, rischia di servire a poco se non cambia il clima culturale.

Speravamo che la fine dell’emergenza Covid riportasse un po’ di serenità nei rapporti medico-paziente. Purtroppo, non è successo, soprattutto negli ospedali – sottolinea Curatola – Nei reparti più a rischio, come psichiatria e nei pronto soccorso, le situazioni delicate, unite alle carenze di personale, possono creare un mix potenzialmente rischioso per gli operatori, nonostante l’impegno profuso dalle forze dell’ordine e dalla vigilanza.

Rivolgiamo un accorato appello ai cittadini: metteteci in condizione di lavorare in serenità e sicurezza. Per tutelare efficacemente la salute della popolazione è indispensabile la collaborazione di tutti», conclude il presidente dell’Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri di Modena.