Bologna Jazz Festival: incontro con il disegnatore e fumettista argentino José Muñoz



Disegni di José Muñoz per il BJF 2024

Il grande disegnatore e fumettista argentino José Muñoz, autore delle immagini che contraddistinguono l’edizione 2024 del Bologna Jazz Festival, sarà protagonista di un incontro aperto al pubblico venerdì 25 ottobre all’Auditorium Biagi della Biblioteca Salaborsa di Bologna (ore 16, ingresso gratuito). Un’occasione speciale per gli appassionati di jazz e di fumetto, che vedrà la presenza come coordinatori di Enrico Fornaroli, titolare della cattedra di Pedagogia e didattica dell’arte oltre che docente di Storia del fumetto all’Accademia di Belle Arti di Bologna (della quale è stato anche direttore), e Vanni Masala, giornalista e responsabile del Progetto illustratori del Bologna Jazz Festival (realizzato con la fondamentale collaborazione dell’Associazione Hamelin).

L’apporto di Muñoz al BJF sarà inoltre celebrato con una piccola ma preziosa pubblicazione editoriale che raccoglierà i disegni prodotti per il festival, alcuni dei quali inediti e presentati solo in questo fascicolo a tiratura limitata, che verrà diffuso durante alcuni concerti del festival. La pubblicazione conterrà anche un’intervista all’autore e un contributo di Emilio Varrà sulla figura e l’arte di Muñoz.

José Muñoz, nato a Buenos Aires nel 1942, è un disegnatore argentino che all’inizio degli anni Settanta ha formato un sodalizio che dura tutt’oggi con il connazionale Carlos Sampayo. La coppia argentina raggiunse la fama con Alack Sinner, detective privato modellato sui romanzi hard boiled di Marlowe e Sam Spade. Le loro storie sono comparse a puntate su riviste come Alter e Frigidaire, prima delle numerose pubblicazioni in volume. Ad Alack Sinner si affianca poi la produzione di altre interessanti serie, come Nel bar e Sudor Sudaca, che ottengono ampia pubblicazione mondiale; in Italia sono comparse sul mensile Linus. Tra le sue opere principali anche un volume su Billie Holiday.

Con il coinvolgimento di Muñoz, il BJF continua quella che ormai è diventata una solida tradizione: il coinvolgimento dei più grandi disegnatori viventi, che producono in esclusiva per il festival le immagini utilizzate per illustrare libretti, manifesti, locandine, adesivi, il merchandising e il sito del festival. Una produzione artistica che decora anche la città, venendo esposta nelle bacheche storiche di CHEAP on Board e sull’Autobus del Jazz.

Il Progetto illustratori del BJF prese il via nel 2013, quando fu Filippo Scòzzari, tra i massimi esponenti del fumetto italiano, a creare le immagini per il festival. Da allora si sono succeduti i più grandi artisti e disegnatori internazionali, che, ispirandosi alla musica jazz, hanno prodotto in esclusiva per il BJF memorabili illustrazioni. Parliamo di autori del calibro di Vanna Vinci, Altan, Manuele Fior, Gianluigi Toccafondo, Lorenzo Mattotti, Francesca Ghermandi, Paolo Bacilieri, Alessandro Baronciani, Andrea Bruno e altri ancora. Un progetto che non si è limitato al disegno fine a sé stesso ma ha anche proposto contenuti sociali. Come accadde con le illustrazioni di “Jazz, segni di libertà”, realizzate da un gruppo di persone con riconosciuti problemi mentali e valorizzate in due esposizioni a Bologna e Ferrara. E come avvenne anche con le due mostre con le immagini di quattro straordinarie artiste iraniane (Atieh Sohrabi, Hanieh Ghashghaei, Nazli Tahvili e Roshanak Rouzbehani) che hanno interpretato la musica, la vita, la libertà invocate dalla rivoluzione per i diritti delle donne iraniane.