Le associazioni di categoria modenesi sull’estensione della ZTL a tutto il centro storico della città

"Un progetto già accantonato dalla giunta precedente. Così si desertifica il centro"



Le associazioni di categoria modenesi sull’estensione della ZTL a tutto il centro storico della cittàConfesercenti, CNA, Confcommercio e Lapam si dicono ancora una volta contrarie alla riesumazione del progetto del Comune di Carpi, che prevedeva l’estensione integrale della ZTL a tutto il centro storico della città.

“Si tratta di un progetto già accantonato dalla precedente Giunta, – affermano le associazioni – grazie al deciso intervento delle associazioni di categoria, di cui non si è discusso in campagna elettorale e che ora qualcuno ripropone. Un progetto che non serve a mitigare l’inquinamento derivante dalla circolazione veicolare; al contrario, rischia di generare l’effetto opposto, spostando la ricerca di parcheggi ai comparti adiacenti al centro storico con una conseguente saturazione dell’offerta di sosta e un forte aumento del traffico passivo per la ricerca di stalli liberi”.

“Un progetto inoltre che comporterebbe di sicuro la perdita di centinaia di parcheggi a disposizione dei frequentatori del centro storico, con il rischio concreto di consegnare il cuore della città al degrado, all’abbandono e allo spopolamento. Un luogo buio e insicuro per chi ci vive, lavora e lo frequenta”.

“Negli ultimi anni  – aggiungono le associazioni – il baricentro commerciale della città si è spostato decisamente verso la periferia, a causa delle innumerevoli aperture di grandi superfici di vendita. La ZTL integrale sarebbe il colpo di grazia per le attività del centro. L’accessibilità e i parcheggi sono il requisito indispensabile per l’esistenza di un aggregato commerciale, lo stesso vale per il centro commerciale naturale costituito dagli esercizi del centro storico”.

Per le associazioni di categoria non si tratta di essere contrari a priori a qualsiasi limitazione alle automobili, ma si dichiarano fortemente contrarie a chiusure al traffico indiscriminate, non accompagnate da un incremento del trasporto pubblico, da una revisione del piano di sosta con la realizzazione di nuovi parcheggi. Allo stesso tempo hanno già espresso e continueranno a esprimere la loro disponibilità a valutare progetti mirati e circoscritti che mettano al centro la riqualificazione del contesto urbano e sostengano gli investimenti delle imprese in esso operanti, a condizione che venga garantita una reale compensazione dei parcheggi.