Nel mese di agosto l’indice generale dei prezzi rimane in lieve crescita guidato dalle spinte inflazionistiche di energia elettrica e gas, trasporti e alimentari. Il quadro generale dei prezzi, però, è di sostanziale assestamento come evidenziato dal fatto che l’indice tendenziale non supera il punto percentuale di variazione già da novembre 2023.
L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) calcolato sul territorio comunale in agosto produce una variazione positiva dello 0,7% su base tendenziale annua affiancata da un più leggero incremento (+0,2%) anche a livello congiunturale, come emerge dai rilievi dello stesso indicatore, sulla base dei prezzi registrati in città dal servizio Statistica comunale secondo le disposizioni Istat.
In agosto, in particolare, risultano in crescita le divisioni abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,8%); trasporti (+0,6%); ricreazione, spettacoli e cultura (+0,5); prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,2%); altri beni e servizi (+0,2%); bevande alcoliche e tabacchi (+0,1%). In calo, invece, comunicazioni (-0,6%); servizi ricettivi e di ristorazione (-0,3%); mobili, articoli e servizi per la casa (-0,2%); abbigliamento e calzature (-0,1%). Rimangono invariati servizi sanitari e spese per la salute, istruzione.
La divisione “Abitazione, acqua, energetici” fa segnare la crescita maggiore (+0,8%) soprattutto a causa dell’aumento di energia elettrica e gas. Crescono ma in misura minore anche gli affitti mentre restano ferme le spese condominiali. Nonostante la flessione sui carburanti, salgono i trasporti (+0,6%) a causa dell’incremento dei prezzi dei servizi relativi ai mezzi di trasporto, del trasporto aereo passeggeri e del trasporto passeggeri su rotaia.
In aumento anche la divisione “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+0,5%) trainata da pacchetti vacanze, computer, tablet e simili, servizi ricreativi e sportivi, periodici.
Lieve incremento (+0,2%) per “Alimentari e bevande analcoliche” per l’aumento dei prezzi di pane e cereali, latte, formaggi e uova, dolciumi e bevande; scendono, invece, frutta e vegetali. In crescita nella stessa percentuale (+0,2%) anche la divisione “Altri beni e servizi” nell’ambito della quale crescono le spese per apparecchi non elettrici per la cura della persona, assicurazioni sui mezzi di trasporto, servizi finanziari. Ed è in lievissimo aumento (+0,1%) anche la divisione “Bevande alcoliche e tabacchi (categoria a intera rilevazione centralizzata nazionale) a causa della leggera crescita di birre e alcolici mentre calano le spese sui vini e i tabacchi rimangono invariati.
Tra le divisioni a segno meno, il calo percentuale maggiore (-0,6%), trainato dagli apparecchi telefonici, riguarda la divisione “Comunicazioni” (categoria a intera rilevazione centralizzata nazionale). In calo anche i “Servizi ricettivi e ristorazione” (-0,3%) nella quale il deprezzamento interessa i servizi di alloggio mentre risultano in lieve aumento bar e ristoranti. In leggera discesa risultano anche la divisione “Mobili, articoli e servizi per la casa” (-0,2%) con flessione per i beni non durevoli per la casa, gli articoli tessili per la casa, cristalleria e piccoli elettrodomestici, e la divisione “Abbigliamento e calzature” (-0,1%) con modesti deprezzamenti per indumenti e accessori.
Risultano invariate, infine, le divisioni “Servizi sanitari e spese salute”, “Istruzione”.
Sul sito del Servizio statistica del Comune (www.comune.modena.it/servizio-statistica/pagine-tematiche/prezzi) sono consultabili anche i dati sull’inflazione dei mesi precedenti.