Attività fisica ‘alleata’ di chi riprende a studiare

Ecco i suggerimenti della Medicina dello Sport per affrontare al meglio gli esami



Attività fisica ‘alleata’ di chi riprende a studiare
Copyright e autore dell’immagine Roberto Brancolini

L’estate e il caldo continuano, ma per migliaia di studenti – sia delle superiori che universitari – è già tempo di rimettersi sui libri per le prove di riparazione e le prime sessioni d’esame programmate per settembre. Lo sport può rivelarsi il giusto alleato per prendersi cura della propria salute, ma anche come strumento efficace e naturale per il miglioramento delle proprie abilità cognitive, fondamentali in particolare per chi dovrà sostenere lunghi periodi di studio.

E’ dimostrato come svolgere attività fisica moderata in maniera costante e strutturata aiuta anche il lavoro del sistema nervoso centrale, al contrario, uno stile di vita troppo sedentario, abitudini alimentari disordinate, oltre alle poche ore di sonno, possono influire negativamente sulla capacità di concentrazione, soprattutto se protratte nel tempo.

Il servizio di Medicina dello Sport dell’Azienda USL di Modena, diretto dal dottor Gustavo Savino, indica così alcuni accorgimenti e strategie che possono aiutare ad affrontare un impegno mentale intenso dopo un periodo di vacanze o di sospensione allo studio.

1) Ogni 45-50 minuti di studio è opportuno dedicarsi ad alcune piccole ‘pause attive’ della durata di circa 3 minuti, durante le quali si possono stimolare diverse parti del corpo attraverso degli esercizi di attivazione muscolare. Qualche esempio, ognuno della durata di almeno 30 secondi: saltelli sul posto alternando apertura di braccia e gambe a piegamenti sulle ginocchia.

2) Se si passa molto tempo davanti ad un computer è consigliabile effettuare qualche esercizio per la mobilità del rachide cervicale per evitare sovraccarichi e dolori dovuti a cattive posture. Qualche esempio, ognuno della durata di almeno 30 secondi: inclinazione laterale della testa (destra e sinistra portando l’orecchio verso la spalla), flessioni anteriori e posteriori della testa, rotazione del capo lenta. Altrettanto importante, per defaticare e rilassare gli occhi, portare lo sguardo lontano, verso l’alto, in basso e verso la punta del naso

3) Evitare stimolanti come la caffeina ad alte dosi: le bevande a contenuto energetico non migliorano l’apprendimento, se assunte a concentrazioni elevate possono aumentare la frequenza cardiaca e contribuire all’ansia riducendo la capacità di attenzione.

4) Assicurarsi il giusto riposo quotidiano ed evitare lo studio notturno.