Nei giorni scorsi sono stati accertati altri due nuovi casi di infezione da West Nile virus, relativi a cittadini residenti a Modena e Castelfranco Emilia. I soggetti hanno sviluppato forme neuroinvasive a seguito dell’infezione e sono tutti ricoverati presso il Policlinico di Modena.
Dall’inizio dell’anno sono 18 i casi confermati di malattia neuroinvasiva da virus West Nile, distribuiti in quasi tutte le zone della provincia. L’incremento dei casi nell’ultima settimana, come comunicato nei giorni scorsi dalla Regione, ha portato all’innalzamento del livello di rischio nei Comuni della provincia di Modena, insieme a Bologna e Reggio Emilia.
Come previsto dal Piano regionale di sorveglianza e controllo delle Arbovirosi 2024, questo innalzamento richiede una serie di azioni straordinarie di monitoraggio e prevenzione, oltre a quelle già previste e attivate nelle scorse settimane.
Tra le azioni previste, si chiede ai Comuni situati nelle zone di pianura e/o in quelle pedecollinari e collinari di porre particolare attenzione ai luoghi dove si concentrano le persone più a rischio, quali ad esempio strutture socio-assistenziali e ospedali. Si chiede pertanto che in queste strutture, sia pubbliche che private, qualora siano dotate di spazi verdi circostanti fruibili dagli utenti, vengano effettuati trattamenti disinfestanti adulticidi con cadenza settimanale fino al 30 settembre.
Lo stesso piano regionale Arbovirosi raccomanda a tutti i Comuni emiliano-romagnoli, tra le altre cose, di continuare ad attuare rigorosamente gli interventi di lotta antilarvale di competenza attuando turni di distribuzione dei larvicidi ogni 15 giorni fino al 30 settembre;effettuare interventi straordinari preventivi con adulticidi qualora sia in programma una manifestazione che comporti il ritrovo di molte persone nelle ore serali in aree all’aperto.
Si raccomanda alla popolazione di proteggersi dalle punture, in particolare di sera e di notte quando è attiva la zanzara comune, applicando repellenti cutanei e adottando gli opportuni accorgimenti in casa utilizzando zampironi, elettroemanatori, zanzariere.
Si ricorda, infine, che il virus West Nile è endemico, ovvero presente in maniera stabile, nella nostra regione e in quelle del bacino padano. Il suo ciclo di moltiplicazione si sviluppa fra alcune specie di uccelli e le nostre zanzare comuni (Culex spp.). L’uomo, come pure i cavalli, viene occasionalmente infettato tramite punture di zanzare e non è in grado di trasmettere l’infezione ad altre zanzare, né ad altre persone. A differenza dei protocolli in essere per quanto riguarda i casi di Dengue e altri virus trasmissibili dalle zanzare, in questo caso non sono previste disinfestazioni nell’area di residenza del paziente in quanto il virus non è trasmissibile.