Avviare un dialogo permanente tra l’Amministrazione comunale e le organizzazioni del commercio e delle imprese di Modena per mettere a fuoco i problemi del settore e costruire insieme, quindi, possibili soluzioni. È il principale obiettivo condiviso nel primo incontro tra l’assessore alla Promozione economica e attrattività del Comune di Modena Paolo Zanca e i rappresentanti di Confcommercio, Cna, Confesercenti e Lapam che si è svolto giovedì 8 agosto nella sede dell’assessorato in via Santi. All’incontro hanno partecipato Alberto Crepaldi (Confcommercio), Ermes Ferrari (Cna), Marco Poggi (Confesercenti) e Daniele Casolari (Lapam).
Regolamentazione dei dehor, affitti brevi turistici, programmazione di eventi, mercati e fiere, rapporti con le partecipate sono stati alcuni dei temi principali discussi: “Per affrontare concretamente le questioni legate al tessuto economico e imprenditoriale della città – dichiara l’assessore Zanca – è necessario confrontarsi e ragionare con chi ha quotidianamente il polso della situazione, per costruire un percorso condiviso di scelte e interventi che salvaguardino, contestualmente, interessi e bisogni di operatori, cittadini e turisti”.
Dall’incontro è emersa le necessità di attivare, già da settembre, alcuni strumenti operativi che diano un rinnovato impulso al sistema economico, commerciale e turistico. È il caso dell’istituzione di un tavolo tecnico su affitti brevi e B&B, composto da assessorato, tecnici e rappresentati di categoria, allo scopo di delineare una mappa realistica delle strutture presenti in città, mettendo in condivisione informazioni e attività di monitoraggio. Tra gli obiettivi, anche la definizione di un cartellone unico con tutti gli eventi in programma a Modena nel 2025, tra cui concerti, mercati e fiere, con l’obiettivo di offrire ai turisti una proposta completa e unitaria, favorendo anche un lavoro sinergico tra tutti i settori dell’Amministrazione comunale.
Tra i temi emersi, anche la necessità di regolamentare l’espansione e la funzionalità dei dehors, anche per favorire una migliore convivenza con i residenti, e l’avvio di progetti di sviluppo territoriale che per Modena saranno almeno due, cogliendo anche opportunità offerte dalla Regione Emilia-Romagna, come quella di contributi per la redazione di studi di fattibilità per l’attivazione di hub urbani e di prossimità. Infine, al centro del dialogo anche la necessità di avviare sistemi di monitoraggio più accurati e approfonditi del comparto della meccanica modenese, particolarmente legato a quello della produzione industriale tedesca attualmente in crisi.