Controlli igienico-sanitari dei NAS nelle piscine reggiane e modenesi. Sanzionato un bar e sospesa una piscina



I Carabinieri del NAS di Parma, in considerazione del periodo estivo in cui le piscine sono
particolarmente frequentate, hanno intensificato i controlli presso queste strutture per garantire la sicurezza dei bagnanti e il rispetto delle normative igienico-sanitarie. Le numerose ispezioni svolte finora nelle province di Parma, Modena, Piacenza e Reggio Emilia hanno avuto esito regolare. Solo in due circostanze sono emerse irregolarità, una in provincia di Reggio Emilia ed una in provincia di Modena.

In provincia di Reggio Emilia, in Val d’Enza, i Carabinieri del N.A.S. di Parma, nel corso di una ispezione igienico-sanitaria ad un bar-ristorante ubicato presso una piscina, hanno rilevato alcune carenze igieniche: il locale cucina presentava sporcizia pregressa su tutte le superfici, la cappa aspirante vapori era interessata da una diffusa formazione di unto e presenza di ragnatele. Inoltre, il locale infermeria risultava sporco sulle superfici e presentava scrostature dell’intonaco delle superfici murarie.
Al responsabile dell’attività è stata comminata una sanzione pecuniaria per un importo di 1.000 euro.

In provincia di Modena, presso un agriturismo sito nell’area pedemontana, i Carabinieri del N.A.S. di Parma hanno rilevato alcune criticità. È stata riscontrata l’omessa esposizione del listino prezzi e dell’effige indicante la categoria dell’azienda agrituristica, motivo per cui al legale rappresentante dell’attività è stata comminata una sanzione di 500 euro. È stata inoltre riscontrata l’omessa redazione, all’interno del menù, dell’elenco delle sostanze che possono provocare allergie o intolleranze alimentari.
Questo ha comportato l’emissione di una diffida nei confronti del responsabile dell’attività.

Sono state accertate anche gravi carenze strutturali e gestionali relativamente alla piscina
dell’agriturismo. In particolare, è stata riscontrata la mancata predisposizione di un registro per il controllo periodico dei valori delle acque, la mancata predisposizione del registro di piscina sulle procedure da adottare in autocontrollo, l’assenza del controllo periodico delle acque per la verifica della legionella, l’assenza della dotazione minima nella cassetta di pronto soccorso ed il mancato possesso della prevista certificazione di addetti al primo soccorso del personale addetto alla piscina. Per questo motivo, su proposta dei Carabinieri, la competente Autorità Sanitaria locale ha emesso un provvedimento di sospensione immediata dell’attività di balneazione della piscina fino al ripristino dei requisiti necessari al funzionamento.