Con l’avvio della stagione estiva e il conseguente considerevole aumento dei turisti in transito sulle autostrade di questa regione, il Compartimento Polizia Stradale “Emilia Romagna”, a fronte di alcuni furti compiuti nei primi giorni di luglio sui veicoli in sosta nelle aree di servizio di competenza, ha predisposto una serie mirati servizi di prevenzione allo scopo di fronteggiare questi reati predatori.
Alle prime ore del pomeriggio di mercoledì 24 luglio, la squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento, appostata presso l’area di servizio Secchia Ovest dell’autostrada A/1, in collaborazione con la Sottosezione Autostradale di Modena Nord, arrestava tre cittadini kosovari senza fissa dimora in Italia, colti in flagranza nel tentativo di rubare una un’autovettura il cui proprietario si era appena allontanato.
La banda nell’occasione utilizzava per accedere al veicolo una tecnica semplice ma efficace e, proprio per questo, purtroppo tristemente diffusa. Gli indagati, a bordo della propria auto, attendono l’arrivo della potenziale vittima nei parcheggi antistanti l’accesso al bar. Quando la “vittima” designata scende dall’autovettura, ma prima che abbia modo di chiuderla con il telecomando, uno dei complici aziona un jammer (un piccolo dispositivo in grado di inibire le comunicazioni tra sistemi elettronici, in questo caso la chiave telecomando e ed il sistema di chiusura delle portiere): così il proprietario del veicolo, convinto di aver posto in sicurezza la propria auto, in tutta tranquillità si allontana verso il punto di ristoro.
A questo punto gli indagati, generalmente in coppia, perlustrano rapidamente l’interno del veicolo e del bagagliaio alla ricerca oggetti di valore, mentre il terzo complice li attende a bordo di un’auto noleggiata per l’occasione, pronto ad allontanarsi in caso di successo.
In questo caso il piano criminoso non è andato a buon fine grazie al tempestivo intervento degli investigatori, che hanno colto uno dei malviventi al posto di guida della vettura mentre armeggiava sotto il volante della stessa. Nello stesso frangente anche i complici, colti di sorpresa, non sono riusciti ad allontanarsi.
Per i tre uomini dunque è scattato l’arresto in flagranza di reato, convalidato dal Tribunale di Modena che ha disposto per tutti il divieto di dimora in quel Comune.