Novellara, colpito con un tubo metallico durante un alterco sul posto di lavoro

Denunciato un 56enne. Lesioni personali l’accusa mossa dai carabinieri



Sarebbe stato un alterco nato per motivi professionali sul posto di lavoro la causa che avrebbe indotto un 56enne dapprima ad offendere un suo collega, poi colpirlo alla testa ed al braccio con un tubo metallico. La vittima veniva soccorsa da altri colleghi e trasportata al pronto soccorso per le cure del caso, venendo dimessa con una prognosi di 6 giorni. Successivamente presentava denuncia presso i militari della stazione di Novellara i quali a seguito di approfondite indagini, acquisivano elementi di presunta responsabilità nei confronti del presunto aggressore.

I fatti si sono sviluppati quando la vittima, un uomo di 41 anni, mentre svolgeva le proprie mansioni lavorative, avrebbe avuto qualche battibecco dovuto a cause professionali con un collega di lavoro, il quale a seguito del diverbio avrebbe inizialmente pronunciato parole ingiuriose nei suoi confronti dandogli dell’asino, per poi passare alle vie di fatto. Il presunto aggressore avrebbe infatti colpito il collega alla testa ed al braccio con un tubo di metallo. Intervenivano in soccorso della vittima altri colleghi al fine di evitare ulteriori più gravi conseguenze. La vittima sanguinante, veniva trasportata nell’immediato, in ospedale per le cure del caso, venendo dimessa con una prognosi di 6 giorni. Successivamente, presentava denuncia presso la stazione dei carabinieri di Novellara, i quali davano avvio alle indagini, al fine di meglio accertare e ricostruire i fatti.

Le approfondite indagini condotte dai militari supportate anche dalle concordi dichiarazioni testimoniali, consentivano di acquisire elementi di presunta responsabilità, a carico della 56enne che veniva denunciato presso la procura reggiana in ordine al citato riferimento normativo violato. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire le valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.