Oggi l’incontro al Ministero delle Imprese sulla Mozarc Medical – ex Bellco di Mirandola

Nel pomeriggio a Roma il vertice convocato dal ministro Adolfo Urso, con Regione Emilia-Romagna, Comune, organizzazioni sindacali e rappresentanti dell’azienda biomedicale. Il confronto riaggiornato al prossimo 17 settembre



“Per assicurare alla ex Bellco un futuro solido si deve ripartire da un punto fermo: una reindustrializzazione del sito che garantisca continuità produttiva e ne salvaguardi l’occupazione, senza nessun altro atto unilaterale da parte della proprietà. E’ quanto avevamo definito al tavolo regionale del 26 giugno e che oggi è stato confermato, trovando la condivisione e il supporto del Ministero”.

Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, al termine dell’incontro di oggi pomeriggio al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dove si è tenuto il Tavolo nazionale di salvaguardia per la vertenza Mozarc Medical – ex Bellco di Mirandola, azienda del biomedicale che ha casa nella bassa pianura modenese. All’incontro convocato dal ministro Adolfo Urso, erano presenti anche la sottosegretaria Fausta Bergamotto, la sindaca di Mirandola, Letizia Budri, i vertici dell’impresa, i rappresentanti di Confindustria Emilia Centro, le organizzazioni sindacali e le rappresentanze dei lavoratori.

Il tavolo è stato riaggiornato a martedì 17 settembre, alle ore 11, con un secondo incontro dove dovranno emergere con chiarezza i tempi, la concretezza e i dettagli del percorso di reindustrializzazione.

“Mi sembra che le istituzioni, assieme alle organizzazioni sindacali, condividano – ha aggiunto Colla – che occorra un percorso chiaro, con tempistiche precise, che non spengano la forza propulsiva dell’azienda affinché non si disperdano le competenze dei lavoratori e senza dissipare il valore aziendale oggi riconosciuto dal mercato”.

“Condividiamo la richiesta del Ministero di una interlocuzione diretta da parte dell’azienda, dei suoi soci, con imprese del settore. Questo per accelerare il percorso e aprire una nuova fase per il futuro dello stabilimento e l’occupazione dei lavoratori -ha aggiunto Colla. – Ma abbiamo respinto come inaccettabile la richiesta dell’azienda di mettere sul tavolo il tema degli ammortizzatori sociali: per noi possono rappresentare un eventuale strumento di supporto, ma non un obiettivo da perseguire”.

La Regione, inoltre, ha chiesto certezze sul mantenimento a Mirandola del centro di ricerca “che rappresenta una garanzia per trovare una soluzione industriale – ha aggiunto l’assessore. – Contemporaneamente è fondamentale capire dove sta andando il settore biomedicale e nello specifico il distretto di Mirandola, perché vediamo un rischio emulativo da parte di altre imprese, e le dinamiche delle multinazionali”. Infine, l’assessore ha ribadito al ministro Urso la questione del payback, “che rischia di mettere in ginocchio tante realtà del settore”.

La crisi Mozarc Medical è scaturita dopo che la proprietà, una multinazionale americana, lo scorso 12 giugno aveva comunicato l’intenzione di chiudere l’impianto produttivo mettendo a rischio circa 350 posti di lavoro, oltre alle conseguenze a cascata sull’intera filiera.

I SINDACATI: AL MINISTERO UN ALTRO PASSO AVANTI “QUI UNA BATTAGLIA PER TUTTO IL BIOMEDICALE”

Due ore di incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con i lavoratori e le lavoratrici Mozarc in presidio in via Molise e le delegazioni sindacali, aziendali e istituzionali al lavoro nella meeting room del dicastero.
Presenti le rappresentanze sindacali nazionali e territoriali di Filctem Cgil e Femca Cisl,le confederazioni Cgil e Cisl nazionali e territoriali, l’assessore della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla, il Ministro Adolfo Urso con il sottosegretario Fausta Bergamotto e lo staff del dicastero.

L’esito del tavolo è riassunto da Elena Petrosino (Filctem Cgil nazionale) e da Ivano Dalla Brea (Femca Cisl nazionale): “Registriamo un avanzamento nel percorso aperto dagli accordo regionale del 26 giugno scorso, oggi pienamente confermato e rafforzato. Percorso che si sta iniziando a riempire di contenuti operativi, col supporto chiaro e forte confermato dal Ministero e dalla Regione Emilia-Romagna. Come ha detto il Ministro Urso e come sosteniamo da tempo c’è spazio per una reindustrializzazione di alta qualità, per il quale oggi è stato definito e condiviso il percorso futuro. Reindustrializzazione per la quale sarà importante la mappatura dell’advisor, della quale ci aspettiamo i primi elementi di novità già nel prossimo tavolo. Registriamo, infine, con favore il pieno sostegno del Ministero alla posizione delle organizzazioni sindacali e della Regione: il biomedicale è strategico per il futuro del Paese e dell’Europa, occorre proteggerlo e il Governo ha annunciato di voler fare fino in fondo la sua parte. Ora è chiaro a tutti che la battaglia che si sta conducendo per il futuro del sito di Mirandola riguarda non solo i 350 lavoratori Mozarc ma può scrivere una nuova e positiva pagina per il futuro occupazionale e produttivo di tutto il distretto biomedicale più forte d’Europa”.

Lisa Vincenzi (Filctem Cgil Modena) e Alberto Suffritti (Femca Cisl Emilia Centrale), i due sindacalisti territoriali, evidenziano: “E significativo che l’azienda oggi abbia accettato di mettere a disposizione gli asset ad un prezzo che favorisca l’ingresso di un acquirente con vocazione industriale appartenente al settore biomedicale, anche se dovesse essere un’azienda concorrente”.

Altro passaggio importante è stata l’attenzione rivolta ai lavoratori somministrati in servizio alla Bellco di Mirandola. Come hanno ricordato le categorie Nidil Cgil e Felsa Cisl, presenti al tavolo, le lavoratrici e i lavoratori somministrati sono circa 50, è essenziale che non vengano cambiati gli accordi sottoscritti con le agenzie e che la vertenza per la reindustrializzazione tenga insieme tutte le realtà occupazionali oggi in forza nell’azienda e nell’indotto. Comprese le attività in appalto.

L’incontro si è concluso con la definizione del prossimo meeting, fissato per il 17 settembre  nella sede del Mimit.

Il Sindaco di Mirandola Letizia Budri: “È necessario continuare a tenere alta l’attenzione”

Nel pomeriggio a Roma, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si è tenuto il tavolo dedicato alla crisi ex Bellco.

Presenti al tavolo il Ministro Adolfo Urso, la Sottosegretaria Fausta Bergamotto, il direttore della Divisione sulle Politiche per la risoluzione delle crisi di impresa Mattia Losego, l’Assessore Regionale Vincenzo Colla, il direttore del personale per le aziende Mozarc Medical in Europa Alessandro Di Mauro e gli altri rappresentanti aziendali, accompagnati da Confindustria, la Segretaria Nazionale Filctem Cgil Elena Petrosino e Ivano Dalla Brea di Femca Cisl, insieme ai rappresentanti territoriali.

Letizia Budri, Sindaco di Mirandola, a margine dell’incontro ha rilasciato la seguente dichiarazione: “È importante constatare come siano stati sostanzialmente confermati gli impegni assunti col lodo siglato al tavolo regionale. Di buon auspicio il fatto che sia già stato ricalendarizzato un nuovo incontro dal dottor Losego – dirigente della Divisione sulle Politiche per la risoluzione delle crisi di impresa – per il 17 Settembre alle ore 11. Incontro a cui parteciperanno Amministrazione Regionale, rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dipendenti delegati. Nel corso dell’incontro sono state poste diverse domande di chiarimento circa la posizione che l’azienda assumerà anche rispetto ai lavoratori interinali: la richiesta è che vi sia pari dignità di trattamento tra subordinati e somministrati.

Sostanzialmente – spiega il Sindaco di Mirandola – sono stati chiariti alcuni aspetti riguardanti la reindustrializzazione che probabilmente porterà ad un cambio di produzione. Inoltre, è stato rimarcato il pieno ingaggio all’advisor Cernet – lo stesso che ha operato per Magneti e Marelli – per l’individuazione di possibili investitori. L’azienda ha dichiarato che dalla fine di ottobre la riduzione di produzione potrà determinare il necessario ricorso agli ammortizzatori sociali, ma la valutazione condivisa, che è emersa dal tavolo, è stata che questi possono rappresentare uno strumento, ma non devono essere un obiettivo, pur parziale, a cui tendere.

È stato importante ascoltare il Ministro rispetto a temi generali di interesse, che dovranno necessariamente essere trattati al Tavolo del Biomedicale e che, inutile dirlo, riguardano prima di tutto il nostro Distretto, partendo dal Payback, per arrivare agli appalti delle forniture sanitarie.

La mia presenza oggi al tavolo voleva rappresentare non solo Mirandola, ma l’intero territorio perché i lavoratori di Bellco sono cittadini delle nostre comunità e l’impegno che ci siamo presi con i loro è quello di “esserci sempre”, per tenere più alta possibile l’attenzione, tanto nelle relazioni con la Regione e con il Ministero, quanto a livello di presenza mediatica. Ringrazio anche voi giornalisti per l’attenzione che continuate a dare a questa importante vertenza”.