Ferrovia Modena-Sassuolo, ancora due mesi di chiusura: la posizione di Federconsumatori



La linea ferroviaria Modena-Sassuolo verrà chiusa per l’intera tratta per altri due mesi, dal 6 luglio e fino all’8 settembre 2024. Il servizio, come nel recente passato, verrà svolto con bus sostitutivi che aumenteranno i tempi di percorrenza e non potranno garantire il trasporto di biciclette al seguito. Il termine dell’interruzione è previsto in tempo utile per la ripresa della attività scolastica.

In questa occasione la chiusura è stata motivata da FER, proprietaria dell’infrastruttura per la Regione Emilia-Romagna, con la necessità d’installare il Sistema di Controllo Marcia Treno (SCMT), una condizione di sicurezza necessaria per l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria per superare le limitazioni della velocità di linea.

Una evenienza che Federconsumatori accoglie con grande perplessità in quanto a fronte dei necessari e apprezzati interventi che garantiscono maggiori condizioni di sicurezza per tutti gli utenti, viene attuata ancora una volta con una lunga interruzione del servizio, non necessaria per analoghi lavori sulle tratte RFI. Un ulteriore colpo alla ripresa post-pandemica a discapito di un trasporto pubblico sostenibile, un figlio ormai orfano di troppi padri.

La Modena-Sassuolo rappresenta una risorsa storica in grado di fornire una risposta concreta e sostenibile alla domanda di trasporto pubblico, mai perseguita nei fatti. Elettrificata già dai lontani anni ’30 del secolo scorso, anziché promuoverla per l’utilizzo si è preferito baloccarsi in definizioni irridenti. Dal “trenein dal cucc” al tramvai, passando per Gigetto, una secolare incapacità degli organismi decisionali di appropriarsi di un bene pubblico già nella disponibilità di amministrazioni, imprese e cittadini.

Agli smemorati di turno, Federconsumatori ricorda che nell’ultima rilevazione pre-pandemica del 2019 gli utenti della Modena-Sassuolo venivano conteggiati in oltre 3.000 passeggeri/giorno, una quota che già questa primavera (dopo 18 mesi di chiusura) si stava riavvicinando. Utile ricordare agli scettici che dirottare 3.000 utenti su altri mezzi significa aggiungere ogni giorno sulle strade 60 autobus in più, oppure le equivalenti 3.000 automobili che mediamente trasportano il solo passeggero. Un lusso che oggi nessuno si può permettere!

Per Federconsumatori vanno aggiornate e realizzate per il territorio modenese le priorità e le scelte già discusse nel ’98 nell’ambito dell’allora nascente Alta Velocità: raddoppio della Modena-Soliera-(Carpi), miglioramento dell’infrastruttura per l’ingresso da Mantova in stazione di Modena, una completa integrazione con i servizi della Modena-Sassuolo da prevedere senza cambio treno, la velocizzazione delle due tratte per rendere concorrenziale e appetibile l’utilizzo del treno.