Vergato: pensionata truffata per 15.000 euro da sedicente ‘gentiluomo’

Carabinieri in prima linea per contrastare il fenomeno delle truffe online e telefoniche



Continuano le attività di contrasto alle truffe telefoniche e on-line, portate avanti incessantemente dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna, i quali raccomandano sempre la massima attenzione sul fenomeno delle truffe, soprattutto ai danni delle fasce deboli. Occorre inoltre diffidare degli annunci di vendita particolarmente allettanti e di prestare attenzione a chi chiede il versamento di denaro con modalità che non offrono tutele per l’acquirente: il versamento su una carta postepay, ad esempio, permette al truffatore di avere immediata disponibilità della somma e di prelevarla immediatamente.

Vergato: I Carabinieri della Stazione di Castel di Casio, al termine di una lunga e articolata attività investigativa, hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Bologna, undici persone di diverse nazionalità e di età compresa tra i 20 e i 68 anni, molte delle quali già note alle forze dell’ordine, resesi responsabili di truffe in concorso. Nello specifico, una pensionata del posto, dopo essere stata illusa e truffata per quasi due anni da un sedicente uomo dai modi gentili, il quale l’ha indotta ad effettuare complessivamente 42 ricariche telefoniche per un totale di 15.000 euro, si è rivolta ai Carabinieri della stazione di via Marconi per depositare una querela nei confronti di un ‘gentiluomo’, presentatosi come un cittadino di nazionalità argentina, separato e con una figlia, il quale nel settembre del 2021 l’ha contattata telefonicamente attraverso un’applicazione di messaggistica. Il sedicente argentino, approfittando di un periodo di debolezza della donna, rimasta sola, ha instaurato subito un’amicizia, iniziando così ad intraprendere una frequentazione telefonica, fatta di scambio di messaggi e telefonate. Dopo averle fatto domande circa il luogo dove abitava, la situazione familiare nonché quella patrimoniale, si è conquistato la sua fiducia e, dopo alcuni mesi, le ha chiesto del denaro con la promessa di trasferirsi a casa sua per vivere insieme. Le richieste di denaro, all’inizio fatte di piccole cifre del tipo 100 o 200 euro, accreditate sempre sulla stessa postepay, hanno iniziato ad aumentare fino ad arrivare a raggiungere cifre importanti del tipo 4000 euro, versate questa volta su carte prepagate diverse; complessivamente ammontano a 42 carte postepay e un totale di circa 15.000 euro. Dopo quasi due anni di frequentazione telefonica e promesse mai mantenute, la donna, stanca di essere presa in giro, ha avuto il coraggio di interrompere la frequentazione e chiedere aiuto ai militari dell’Arma.

Malalbergo: I Carabinieri della Stazione di Malalbergo, hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Bologna due donne italiane di 18 e 35 anni, già note alle forze dell’ordine, accusate del reato di truffa in concorso. Nella circostanza, la vittima, 51enne italiano, si è rivolto ai militari della locale stazione e gli ha riferito di aver compilato, ignaro di tutto e al fine di ricevere un preventivo per la propria utilitaria, un forum con tutti i propri dati personali preso dall’interno un sito internet di una compagnia assicurativa. A seguito di un breve scambio di messaggi tra il sedicente broker assicurativo e il 51enne, quest’ultimo è stato indotto ad effettuare dapprima un bonifico e poi una ricarica postepay di euro 200 ciascuno, ricevendo poco dopo il contratto assicurativo sulla propria e-mail. Fermato a bordo della sua utilitaria per un controllo stradale, l’uomo ha scoperto di circolare con l’autovettura senza la copertura assicurativa obbligatoria e, quella in suo possesso, era palesemente falsa. Solo in quell’occasione, il 51enne ha realizzato di essere stato raggirato e truffato dal sedicente broker. Solo grazie alla meticolosa attività investigativa, i Carabinieri della stazione di Malalbergo sono riusciti a risalire alla vera identità del sedicente broker e della sua complice, denunciandoli entrambi all’Autorità giudiziaria.