Montagna Mia: centinaia di concerti, spettacoli, camminate, letture sino ad agosto lungo le valli e le dorsali dell’Appennino



Una cordata di trentatré festival, centinaia di appuntamenti tra concerti, spettacoli, camminate, letture e proiezioni che da maggio ad agosto punteggeranno valli e dorsali dell’Appennino emiliano-romagnolo, lungo otto province. È Montagna Mia, iniziativa dell’assessorato alla Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna, realizzata da Ater Fondazione e agenzia Bunker srl di Modena.

Il dettaglio degli eventi è stato presentato oggi in conferenza stampa dall’assessore regionale alla Cultura, insieme al presidente e al direttore di Ater Fondazione, Natalino Mingrone e Roberto De Lellis.

Montagna Mia si racconta attraverso una mappa, che ricorda quella degli escursionisti e degli amanti delle camminate sui monti, nella quale ogni festival è segnato come una tappa. Il pieghevole è stato messo in distribuzione nella rete dell’accoglienza turistica regionale. Produrrà anche uno spot che a giugno sarà proiettato sugli schermi delle stazioni di Bologna e degli altri sette capoluoghi di provincia con territorio montano. Tutti i supporti contengono un QR code che rimanda al portale ERCultura, media partner dell’iniziativa, che raccoglie tutti gli appuntamenti dei festival.

Il logo e il design di Montagna Mia sono stati creati da Bunker in collaborazione con Ater Fondazione che ha coordinato il progetto. L’illustrazione è di Guido Scarabottolo, celebre illustratore e designer milanese, che ha disegnato numerose copertine per Einaudi, Guanda e Topipittori, e collaborato a riviste come L’Europeo, Internazionale, The New Yorker e The New York Times.

 

La Montagna come patrimonio di Cultura

Secondo il report Una Montagna da Vivere pubblicato dalla Regione a giugno 2022, in tutto il territorio montano regionale è diffuso un patrimonio molto rilevante di alto valore storico e culturale, fatto di città d’arte, testimonianze legate a epoche distanti, dall’età del bronzo alla battaglia partigiane; poi rocche, castelli, luoghi religiosi, piccoli borghi, edifici in sasso, antichi centri medievali, termali e archeologici. Nei 121 comuni montani dell’Emilia-Romagna sono censiti 270 luoghi di cultura, tra musei, biblioteche, teatri e cinema. In questo ecosistema sono nati e sono cresciuti, alcuni per decenni, progetti culturali importanti, rassegne internazionali che attirano spettatori anche da lontano, e che fanno parte delle eccellenze di questa terra ma anche festival di prossimità che si prendono cura delle comunità residenti e dei turisti slow che attraversano i nostri borghi.

 

I 33 festival

Sono in tutto trentatré i festival e le rassegne che hanno risposto alla chiamata di Montagna Mia e che si svolgono nei comuni montani della nostra regione da maggio a settembre. Scorrendo la mappa troviamo, tra i tanti, l’Appennino festival, che valorizza la musica popolare delle cosiddette Quattro Province, tra Parma e Piacenza, il Bobbio Film Festival che coniuga la direzione di Marco Bellocchio con lo scenario di uno dei borghi più belli d’Italia, e il Festival di Teatro Antico di Veleia, che anima l’omonima area archeologica, sulle colline piacentine.

Ci sono festival itineranti come il Fol in Fest, il Val Tidone festival, a occidente, o l’Escursione teatrale di teatro Zigoia sull’Appennino romagnolo. Rassegne che battono i sentieri, come per i concerti di Crinali nel bolognese, o i Notturni nel bosco sulle alture di Sogliano, in Romagna, o gli appuntamenti del Trasparenze Festival, nei dintorni del borgo di Gombola, nel modenese.

Ci sono rassegne che valorizzano i tesori paesaggistici, come le oasi naturali tra Piacenza e Parma del festival Parchi in Musica, o i concerti del festival Spaesaggi, che chiude il suo cartellone nella Rocchetta Mattei.

Nella cordata di Montagna Mia ci sono anche Macinare cultura, il festival che associa un programma di spettacoli alla riscoperta dei mulini storici delle sette province montane, il Summer Opera Valley che porta la lirica nell’Appennino emiliano, e il festival Entroterre, con un programma ricchissimo di eccellenze concertistiche che attraversa tutte le province. Naturalmente, ci sono anche i festival celeberrimi, quelli che attirano pubblico da tutto il mondo, come il Porretta Soul, che trasforma l’Appennino bolognese nella capitale della musica dell’anima, o gli Artisti in Piazza del Pennabilli festival, che in quattro giorni anima un teatro internazionale a cielo aperto nel cuore dell’Appennino riminese.

 

Fuoripista

Tra i 33 festival di Montagna Mia, uno è alla sua prima edizione e nasce proprio dall’incontro tra questa iniziativa di valorizzazione dell’Appennino e il lavoro quotidiano di Ater Fondazione, che gestisce teatri pubblici nei centri medi e piccoli della regione. Il festival si chiama Fuoripista, è realizzato da Ater Fondazione e da Teatro Necessario, centro nazionale di produzione di circo contemporaneo di Parma, e da fine maggio a metà agosto compie un viaggio in sette luoghi dell’Appennino emiliano-romagnolo, attraverso sette province, insediando in ciascuna un piccolo villaggio temporaneo a tema circense che accoglie persone di ogni età e a loro rivolge una tre giorni di spettacoli di circo contemporaneo tra clown e acrobatica, animazioni, concerti, attrazioni speciali tutte da scoprire.

Tutte le informazioni saranno via via pubblicate a questa pagina.