Il filmato della rapina finisce sui social network, tre arresti



I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare nei confronti di tre persone, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna, per risalire ai presunti responsabili di una rapina aggravata e lesioni personali.

I fatti sono accaduti la sera del 5 novembre 2023, nelle vicinanze di via Giuseppe Massarenti, quando un automobilista, in compagnia dei figli minorenni seduti sui sedili posteriori, è stato aggredito da due uomini che si sono avvicinati a piedi, uno lato guidatore e l’altro lato passeggero. Inerme di fronte all’attacco subito da uno dei due malviventi che lo picchiava sulla testa con un oggetto contundente, il malcapitato è stato rapinato della sua collanina d’oro che portava al collo e di uno zaino contenente 1.900 euro.

Nonostante le ferite e la paura per i figli, che fortunatamente sono rimasti illesi, l’automobilista si è accorto che durante la rapina, c’era una terza persona nelle vicinanze che filmava l’azione criminale. Soccorso dai sanitari del 118, la vittima è stata medicata e dimessa con una prognosi di cinque giorni: “Ferita lacero contusa a livello frontale sx, non corpi estranei nella ferita, suturata mediante tre punti”.

Insospettito dal filmato che gli era stato fatto, l’automobilista, che evidentemente conosceva i suoi aggressori, ha scoperto che il video era stato pubblicato su un social network da un utente. A quel punto, la persona offesa ha consegnato alle autorità una copia del filmato che aveva acquisito e il telefonino cellulare che uno dei due malviventi aveva perso durante la rapina.

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna delegati a svolgere le indagini, hanno completato il quadro indiziario, analizzando il video, studiando i tabulati telefonici e la personalità dei presunti responsabili, tutti e tre disoccupati: un 33enne e un 21enne nati a Forlì e un 20enne nato a Torino. Rintracciati dai Carabinieri, i tre soggetti sono stati arrestati e tradotti in carcere.