Il Pronto soccorso di Mirandola non è in discussione. Presidio fondamentale per la gestione delle emergenze sul territorio

L'Ausl in merito alle dichiarazioni del Comitato Salviamo l’Ospedale della Bassa e de La Nostra Mirandola ODV



L’Azienda USL di Modena è costantemente al lavoro per il reperimento di professionisti da inserire nella rete di emergenza-urgenza e dunque anche nel Pronto Soccorso di Mirandola, utili al progressivo superamento del supporto temporaneo offerto dalla cooperativa di servizi medici e al mantenimento del PS, presidio fondamentale per la gestione delle emergenze sul territorio, che non è in alcun modo in discussione. Sono diversi i bandi espletati negli ultimi mesi, anche con differenti modalità contrattuali, per aumentare l’attrattività. Tra essi la pubblicazione di tre bandi liberoprofessionali specifici per l’ambito dell’emergenzaurgenza con, ad oggi, cinque richieste pervenute tra cui un professionista già in servizio al PS dal 4 febbraio; inoltre il 22 febbraio è prevista la selezione concorsuale per incarichi a tempo indeterminato. Si precisa altresì che è già in essere un sistema di supporto Dipartimentale per cui, da diverso tempo, alcuni professionisti di altri PS assicurano l’esecuzione di turni a Mirandola.

Riguardo poi il cantiere per la realizzazione della Medicina d’urgenza e della Terapia semintensiva, i lavori si concluderanno a fine marzo, a cui seguiranno le fasi importanti dei collaudi e le necessarie autorizzazioni. L’Azienda USL ha costituito un gruppo di lavoro che comprende la Direzione Sanitaria, la Direzione Assistenziale e le componenti cliniche (Direttori e Coordinatori di Medicina, Pneumologia e Pronto Soccorso), che sta lavorando alla definizione dei nuovi percorsi clinico-assistenziali a favore dei pazienti, alla redazione dei protocolli clinici e alla costruzione di un piano formativo rivolto ai professionisti che lavoreranno nelle due Unità Operative. L’Azienda USL è altresì impegnata nell’attività di reclutamento delle risorse mediche ed infermieristiche necessarie per l’attivazione delle due nuove aree di degenza.

Questo impegno testimonia, in un momento difficilissimo sul fronte del reperimento di medici su piano nazionale, la volontà di procedere concretamente alla stabilizzazione delle risorse mediche utili per garantire la continuità dei servizi di emergenza-urgenza e il compimento di tutti i progetti in corso sull’Ospedale Santa Maria Bianca e nel Distretto mirandolese.