Il grave episodio oggi intorno alle 14.30 a bordo di un bus Seta. Secondo le prime informazioni, l’autobus era appena partito dalla stazione delle corriere quando un giovane ha accoltellato uno studente minorenne sull’autobus Modena-Pavullo, forse per rapinarlo del portafogli. Raggiunto da alcuni fendenti al volto e alla gola, il ragazzo è stato accompagnato in ospedale: non è in pericolo di vita. L’autista del bus ha fermato il mezzo facendo scendere i passeggeri, mentre la Polizia locale ha bloccato l’aggressore recuperando l’arma.
“SETA esprime la più ferma condanna per il grave ed ingiustificabile episodio di violenza avvenuto questo pomeriggio in Largo A. Moro, su un mezzo che era appena partito dall’Autostazione e stava prestando servizio sulla linea extraurbana 820 Modena-Maranello-Serramazzoni-Pavullo.
Dopo la partenza – spiega una nota di Seta – il mezzo aveva percorso solo poche centinaia di metri: stava percorrendo viale Molza quando a bordo si è scatenato il panico tra i passeggeri (circa 50 persone, perlopiù studenti che facevano rientro a casa dopo la giornata di scuola), a causa di accoltellamento avvenuto tra due giovani che occupavano le ultime file del bus. L’autista, vista la situazione di potenziale pericolo, ha immediatamente interrotto la corsa ed ha aperto le porte del mezzo per far scendere in sicurezza i passeggeri, quindi ha contattato la sala operativa di SETA che ha immediatamente richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine e del servizio 118″.
“SETA – prosegue la nota – manifesta la più completa solidarietà a tutti i passeggeri coinvolti, loro malgrado, nell’episodio e ringrazia per il tempestivo intervento effettuato gli agenti della Polizia Locale ed il personale sanitario. Un ringraziamento ed un plauso vanno anche all’autista, per essere intervenuto con tempestività e professionalità a tutela della sicurezza dei passeggeri.
L’episodio ha comportato il prolungato fermo del mezzo; la corsa della linea 820 è ripresa dopo circa 30 minuti grazie ad un mezzo sostitutivo fatto arrivare dal deposito aziendale di Strada Sant’Anna.
SETA si riserva di adottare ogni eventuale azione a tutela degli utenti e del proprio personale, con particolare riferimento al reato di interruzione di pubblico servizio di cui all’art.340 C.P.
La dinamica dei fatti e – soprattutto – l’identità dei soggetti responsabili potranno essere accertate grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza di cui è dotato l’autobus, che sono già state messe a disposizione delle Forze dell’Ordine per le opportune procedure di indagine” – conclude la nota.
Così Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa e Ugl Autoferrotranvieri Modena:
“L’aggressione con un coltello a scopo di rapina, che ha causato nel primo pomeriggio di ieri il ferimento di uno studente a bordo di una corriera della linea Seta 820 Modena-Maranello-Pavullo, è l’ennesimo grave episodio di violenza nell’ambito del trasporto pubblico locale modenese.
Simili episodi, che si registrano anche in altre parti del Paese, nei pressi delle stazioni delle corriere o addirittura sulle corriere o sugli autobus stessi, sono il segno di un degrado delle condizioni di sicurezza dei lavoratori e degli utenti del trasporto pubblico alle quali non c’è adeguata risposta sia in termini di sicurezza pubblica sia in termini di soluzioni al crescente disagio sociale nelle città e nei centri minori.
Questo allarme sociale, che investe i luoghi pubblici, come ospedali, autobus, parchi e periferie, non può essere sottovalutato. Purtroppo, come è stato spesso segnalato dai sindacati di categoria, si va nella direzione opposta, come è successo ad esempio per il posto integrato di Polizia presso l’autostazione di Modena, ora non più operativo per problemi legati agli organici delle forze dell’ordine.
E’ necessario implementare il Fondo Nazionale per il Trasporto Pubblico Locale prevedendo quote da destinarsi agli investimenti in misure di prevenzione e sicurezza, in particolare sul fronte del personale.
E’ necessario salvaguardare questo spazio pubblico con adeguate politiche di tutela dei lavoratori e degli utenti. A questo fine chiediamo che il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presso la Prefettura di Modena, unitamente alle principali Amministrazioni e al gestore del servizio, possa audire le organizzazioni sindacali territoriali in merito alle possibili soluzioni di sicurezza e prevenzione”.