Violenza contro le donne, Correggio si mobilita

In occasione della giornata internazionale si inaugura la panchina rossa a parco Jesi. L’assessore al welfare Chiara Oleari: “Simboli importanti per un impegno quotidiano”



L’inaugurazione di una panchina rossa nel centro della città. Pannelli nelle vetrine degli esercizi del centro storico per ricordare, allestiti dal Coordinamento Donne Spi-Cgil del distretto. Letture a cura del Circolo Culturale “Lucio Lombardo Radice”.

Correggio celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne con una serie di iniziative che culmineranno con gli eventi in programma in occasione della ricorrenza, sabato 25 novembre.

Proprio sabato, alle ore 10, si terrà l’inaugurazione della panchina rossa del parco di via Jesi, alla presenza dell’Onorevole Ilenia Malavasi e del sindaco di Correggio Fabio Testi. A seguire il Circolo Culturale “Lucio Lombardo Radice” proporrà una serie di letture di testi che raccontano episodi di diverse donne vittime di violenza nel corso della storia.  Gli episodi provengono da una raccolta realizzata Laura Bartoli, Laura Testi, Emanuela Tonacci per conto del Coordinamento Donne Spi-Cgil del distretto di Correggio.

Nel frattempo, sono già tantissime le vetrine degli esercizi del centro storico di Correggio che espongono immagini tratte dall’opuscolo e fino al 25 novembre continueranno a tenere ben visibili questi pannelli, veri e propri segnalibri di storie potenti, rappresentazioni visive di secoli di violenza contro le donne che sembrano prese purtroppo anche dalla cronaca di questi giorni.

“Si tratta della terza panchina rossa che inauguriamo a Correggio – ha dichiarato l’assessore al welfare Chiara Oleari – ed è un simbolo importante, perché ben visibile tutti i giorni e non solo in occasione della data celebrativa. È il simbolo che ci ricorda l’importanza del lavoro che tutta la comunità, in ogni sua forma, deve fare per contrastare la violenza sulle donne costruendo una nuova consapevolezza sul tema che rompa meccanismi arcaici che purtroppo ancora oggi dimostrano le terribili conseguenze che sono in grado di scatenare”.