A Novellara iniziati i lavori della nuova mensa scolastica



Sono iniziati in questi giorni a Novellara i lavori di realizzazione di una mensa scolastica nel “campo vecchio” di via Indipendenza, tra la scuola media Lelio Orsi e le elementari Don Milani. La nuova mensa sostituirà quella fino ad oggi utilizzata in un seminterrato della scuola, grazie anche alla deroga concessa dall’Ausl, con un moderno edificio antisismico, dotato di pannelli fotovoltaici, di circa 780 metri quadrati, tra refettorio (quasi 500 mq) e cucina (quasi 300 mq).

Tenendo conto della crescente domanda del servizio, il refettorio sarà in grado di servire – in due turni – circa 650 alunni al giorno, coprendo ben il 95% degli iscritti alla scuola elementare Don Milani ed il 30% degli studenti della media Lelio Orsi. Poco più di 700 (contro gli attuali 370) i pasti al giorno che la nuova cucina sarà in grado di preparare, considerando anche quelli che saranno destinati alle scuole d’infanzia Girasole e Aquilone. L’obiettivo – certamente impegnativo, ma non impossibile da raggiungere – è quello di avere la nuova mensa ultimata per l’anno 2024-25.

L’edificio, di grande qualità e sostenibilità ambientale così come richiesto dal Pnrr, garantirà maggiore benessere e maggiore sicurezza a centinaia di bambini, ragazzi e alle loro famiglie – commentano il sindaco Elena Carletti e ’assessore al bilancio Simone Zarantonello Sorgerà sul cosiddetto “campo vecchio” di via Indipendenza, un’area verde compresa tra le due scuole, dunque ideale per poterle servire al meglio, storicamente molto frequentata e che verrà pure riqualificata per mantenere, seppur ridimensionata, l’importante funzione aggregativa e di gioco a cui tanti novellaresi sono legati. Grazie alla nuova mensa, inoltre, i vecchi locali del seminterrato potranno essere recuperati dalle scuola per attività laboratoriali”.

Ammesso quasi due anni fa ai fondi nella Missione 4 del Pnnr per 1 milione e 582.400 euro, il finanziamento era poi stato integrato dal Comune di Novellara lo scorso giugno con una variazione di bilancio da poco più di 700mila euro per coprire gli extra-costi derivanti dagli aumenti delle materie prime e dei servizi energetici.