Quasi 5.000 bimbi e ragazzi coinvolti dal Ceas



Ben 4.820 bambini e ragazzi coinvolti – dallo Spazio bimbi all’istituto superiori Gobetti, passando per ogni ordine e grado di scuole – attraverso 487 incontri e una stretta collaborazione, oltre che con le scuole, con Comuni, biblioteche, Centro per le famiglie, circoli, coordinamenti pedagogici, associazioni locali, Guardie ecologiche volontarie, Croce rossa, Iren ed Eduiren.

Sono i numeri dell’attività svolta nell’anno scolastico appena conclusosi dal Centro di educazione ambientale e alla sostenibilità (Ceas), che dallo scorso primo luglio è passato sotto la gestione diretta dell’Unione Tresinaro Secchia. Nato nel 2016 per volontà dei Comuni di Scandiano, Baiso, Casalgrande, Castellarano, Rubiera e Viano e di associazioni del territorio che da tempo operano sui temi dell’ambiente e della sostenibilità, il Ceas intercomunale Terre reggiane – Tresinaro Secchia ha una sede amministrativa presso il Comune di Scandiano e tre sedi operative distribuite sul territorio: a Cà Toschi di Baiso, all’ex Centro Giovani di Scandiano e al Centro Babilonia di Casalgrande. Tre anche gli operatori che gestiscono tutte le attività – la referente della didattica Debora Lervini, Laura Catellani e Matteo Benevelli – e davvero variegate le proposte: laboratori creativi, passeggiate e uscite alla scoperta della natura e delle bellezze del nostro territorio, contrasto allo spreco alimentare e alla produzione dei rifiuti…

“Il Ceas, da tanti anni, svolge un lavoro prezioso e di grande qualità a favore dei nostri bambini, dei nostri ragazzi e delle nostre famiglie – spiega Fabrizio Corti, sindaco di Baiso con delega all’Ambiente nella Giunta dell’Unione Tresinaro Secchia – Dopo il rinnovo della convenzione, approvata in aprile, ora il passaggio in Unione del Ceas, oltre che un segnale di grande attenzione e apprezzamento da parte di tutti i Comuni, garantirà ancora meglio la prosecuzione dell’intensa attività già programmata per il prossimo anno scolastico e permetterà di potenziarla e qualificarla ulteriormente”.