Montese, via alla terza edizione di “Un paese ci vuole”

Dal 14 luglio tre giorni di storie, cultura e musica



Torna il festival “Un Paese ci vuole” giunto alla terza edizione e che si svolgerà a Montese dal 14 al 16 luglio 2023, con un programma ricco di storie raccontate dalla viva voce di illustri protagonisti nei più svariati campi.

Storie che sicuramente affascineranno come sempre il pubblico, ogni anno più attento e partecipe, durante la tre giorni del Festival dal 14 al 16 luglio si aprirà con l’inaugurazione della mostra “Una donna per amico” dedicata proprio alle donne di Montese. Un ringraziamento speciale va dunque anche al grande autore Mogol, che sarà presente al Festival con una Lectio Magistralis e che ha “ispirato” il titolo della mostra e di alcuni degli interventi durante il Festival.

«Un Paese ci vuole è arrivato alla terza edizione e per la Pro Loco è davvero un onore aver contribuito ad organizzare una manifestazione che ogni anno cresce nell’interesse e nella qualità degli ospiti – sottolinea Riccardo Ludergnani, presidente della Pro loco di Montese – e chi verrà a godersi lo spettacolo potrà ascoltare racconti di personaggi che rappresentano il nostro Paese e il paese di Montese. Quest’anno avremo la presenza di un Maestro come Mogol a raccontare la storia della musica italiana, in una serata che sarà indimenticabile. Così come lo saranno gli appuntamenti con tutti gli ospiti in programma, a cui vogliamo esprimere gratitudine per aver accettato il nostro invito. Siamo orgogliosi quindi di presentare la tre giorni di eventi – che saranno sempre visibili su www.visitamontese.com -, che siamo certi richiameranno l’interesse di tanti visitatori».

Per il co-direttore artistico Marco Pietro Lombardo «il fatto che Un Paese ci vuole sia arrivato al terzo anno ci riempie di orgoglio. Ed è la conferma che il progetto di rendere Montese un paese che possa raccontare la sua storia attraverso le storie degli ospiti della manifestazione, è la sfida che tutti i borghi dovrebbero raccogliere per uscire da un ingiusto anonimato. Montese è comune che fa dell’Emilia un posto bellissimo dove vivere e fare le vacanze. Il festival è lo strumento che porta i valori del luogo e delle persone fuori dai suoi confini, facendone per tre giorni un centro di cultura, spettacolo e passione».

Vittorio Macioce, altro co-direttore artistico del festival sottolinea che «Un Paese ci vuole è uno specchio. È il luogo dove una comunità si riconosce. È un rito che si svolge ogni anno per raccontare e raccontarsi».

La direzione artistica di “Un Paese ci vuole” è affidata a TMT Media, società fondata da Marco Pietro Lombardo che si avvale della collaborazione di Vittorio Macioce.

Marco Pietro Lombardo, una vita da caporedattore del quotidiano Il Giornale, fondatore del sito trameetech.it. Scrive, conduce e produce, ma soprattutto ama lo sport e la tecnologia e si occupa di tecnologia un po’ per sport. Vittorio Macioce, giornalista e scrittore, editorialista del quotidiano Il Giornale e fondatore e direttore artistico del Festival delle Storie. Il suo ultimo romanzo è “Dice Angelica” (edizioni Salani).

Il comitato organizzatore è affidato alla Pro Loco di Montese, e al gruppo Il Trebbo di Montese con la collaborazione di Riccardo Ludergnani, Elena Battistini, Walter Bellisi, Alessia Gualandi, Francesco Mazza, Chiara Quattrini, Mattia Tonelli, Valentina Vignali

Per maggiori informazioni è possibile scrivere a montese.proloco@gmail.com o visitare il sito www.visitamontese.com/festival-un-paese-ci-vuole.

UN MONUMENTO DEDICATO A SERGIO SCAGLIETTI – POSA DELLA PRIMA PIETRA, OPERA DI ALESSANDRO RASPONI

In occasione dell’incontro-intervista con Monica Zanetti, alias Lady F40, in programma il primo giorno del Festival, sarà ricordato il carrozziere modenese Sergio Scaglietti al quale la Ferrari ha dedicato la 612 Scaglietti e verrà posata la prima pietra del monumento a lui dedicato, opera dello scultore Alessandro Rasponi. Scaglietti, collaboratore dell’ingegner Enzo Ferrari, ha “vestito” alcune delle auto più belle e famose costruite dalla casa automobilistica di Maranello ed aveva scelto Montese, che amava profondamente, come seconda casa.

Per lo scultore Alessandro Rasponi «È un onore realizzare un monumento per Montese che non solo ricorderà in modo perenne la grande figura del Maestro Sergio Scaglietti, ma la farà conoscere anche ai meno appassionati del mondo dei motori. Ho avuto il privilegio di conoscerlo, di lui ricordo la sua memoria lampante, la sua semplicità, la sua genialità ma soprattutto le sue mani, ricche di storia.

Una conoscenza che va trasmessa anche ai più giovani perché se oggi Ferrari è la Ferrari, è perché ci sono state anime come quella di Scaglietti che hanno donato gran parte della loro vita all’amore e alla passione al proprio lavoro. Sarà un’opera semplice come lo è stata la sua figura, simbolica e spontanea nella sua lettura. La passione farà tutto il resto»,

Per maggiori informazioni è possibile scrivere a montese.proloco@gmail.com o visitare il sito www.visitamontese.com/festival-un-paese-ci-vuole.