E’ stato fermato a bordo di un furgone in compagnia di altri due uomini, dai carabinieri della Stazione di Cadelbosco di Sopra che stavano eseguendo un servizio perlustrativo. All’atto di esibire i documenti, l’uomo, un 39enne di Taranto dichiarava di non averli con sé, fornendo false generalità e tentando la fuga. Bloccato dai militari, dopo un inseguimento, l’uomo è risultato poi essere sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale con Obbligo di Soggiorno nel Comune di residenza in provincia di Taranto per anni tre. Per questi motivi con l’accusa di Violazione degli obblighi del divieto di allontanamento dal Comune di residenza, inerenti la Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno, falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità, resistenza a pubblico ufficiale i carabinieri della stazione di Cadelbosco di Sopra, hanno arrestato il 39enne residente in un comune della provincia di Taranto che al termine della formalità di rito è stato ristretto a disposizione della Procura reggiana diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci.
Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale. E’ successo nel primo pomeriggio di ieri, quando i militari della stazione di Cadelbosco di Sopra nell’esecuzione di un servizio perlustrativo, hanno fermato per un controllo, nella zona industriale di via Tasso a Cadelbosco di Sopra, un furgone bianco, con ben tre uomini a bordo, e procedendo alla verifica dei documenti di circolazione e di guida del mezzo, del conducente e degli altri occupanti del veicolo, alla richiesta dei documenti, uno dei tre uomini, asseriva di non averli con sé, ed alla richiesta verbale dei militari di fornire le proprie generalità lo stesso rispondeva con fare molto nervoso e tremolante tanto da insospettire i militari sulla veridicità dei dati forniti, contestualmente con la scusa di mostrare la foto dei documenti che dichiarava di avere sul telefono all’interno del furgone si allontanava di qualche passo ed iniziava una folle corsa.
Da qui ne scaturiva un concitato inseguimento, dei militari, dove l’uomo vistosi quasi raggiunto, scavalcava una recinzione, attraversava la strada, saltava i canali di scolo fino ad arrivare nei campi, nonostante le molteplici intimazioni di fermarsi, il 39enne continuava a correre per alcune centinaia di metri fino a quando non veniva raggiunto e bloccato, dai militari, i quali al fine di prevenire eventuali reazioni o una nuova fuga, erano costretti ad utilizzare lo spray urticante in dotazione procedendo così ad ammanettare l’uomo che veniva condotto in caserma per le verifiche e ulteriori accertamenti sull’identità dello stesso. I militari a seguito di indagini accertavano che l’uomo, risultava essere sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale con Obbligo di Soggiorno in un Comune della provincia di Taranto per anni tre. Alla luce dei fatti e considerata la flagranza di reato il 39enne veniva arrestato in ordine ai citati riferimenti normativi violati e ristretto al termine delle formalità di rito, a disposizione della Procura Reggiana.