L’attenta attività di monitoraggio sugli assuntori di sostanze stupefacenti ha portato i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Castelnovo Monti della stazione di Toano ad attenzionare un ventenne residente a Toano che veniva indicato come persona dedita alla compravendita di stupefacenti. All’esito di una perquisizione domiciliare eseguita nell’abitazione del giovane i carabinieri hanno rinvenuto circa mezzo etto di hascisc e un bilancino di precisione.
Nel corso delle indagini i carabinieri rintracciavano anche un cliente del presunto spacciatore che sentito dai carabinieri confermava aver acquistato in più occasioni dosi di hascisc dal giovane. Per questi motivi con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti i carabinieri hanno arrestato un ventenne reggiano residente a Toano, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci. Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.
L’origine dei fatti nel pomeriggio di ieri quando i carabinieri, forti delle delazioni in possesso, si recavano presso l’abitazione del giovane per dare corso a una perquisizione domiciliare. L’interessato dopo un’iniziale reticenza si mostrava collaborativo e spontaneamente consegnava un involucro con 44 grammi di hascisc occultato nel cassetto del comodino della camera unitamente a un bilancino di precisione. La successiva attività portava a rinvenire e sequestrare 250 euro in contanti ritenuto provento della presunta illecita attività e uno smartphone contenente messaggistica che rimanderebbe alla compravendita di stupefacenti.
Alla luce delle risultanze delle attività condotte il ventenne è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ristretto al termine delle formalità di rito a diposizione della Procura reggiana.