Casa della Comunità di Rovereto di Novi, al via da oggi un Punto Informativo

Gestito dai volontari del Centro Solidarietà Anziani Rovereto (CSAR) supportati da personale sanitario, fornirà informazioni sui servizi e i percorsi presenti nella struttura



Punti Informativo Casa della Comunità di Rovereto di Novi

Una Casa della Comunità ancora più accogliente e su misura per i cittadini: nella sede di Rovereto di Novi da oggi è attivo un nuovo Punto Informativo, gestito dai volontari del Centro Solidarietà Anziani Rovereto (CSAR), associazione del territorio alla quale è stato aggiudicato l’apposito bando indetto dall’Azienda USL di Modena.

Presenti nelle mattine di martedì e giovedì, i volontari, affiancati dal personale infermieristico e OSS, forniranno informazioni alle persone che accederanno nella sede roveretana della Casa della Comunità “Manuela Lorenzetti” (che ha un’altra sede a Novi), aiutandole a orientarsi tra i percorsi socio-sanitari e i servizi sanitari della struttura, tra cui il Punto Prelievi, un ambulatorio infermieristico, alcuni ambulatori specialistici e gli studi dei Medici di Medicina Generale e del Pediatra di libera scelta.

Dopo aver concluso il periodo di formazione, stamattina l’avvio dell’attività dei volontari, alla presenza, tra gli altri, del Sindaco di Novi Enrico Diacci, della Direttrice del Distretto di Carpi Stefania Ascari, della responsabile della Casa della Comunità di Rovereto Cinzia Minozzi e del personale in servizio.

“Favorire la conoscenza diffusa dell’offerta sanitaria – afferma la dottoressa Ascari – con i suoi servizi e percorsi, significa migliorarne l’accessibilità e la fruibilità a vantaggio dei cittadini. La presenza di un volontariato così attivo e pronto a rispondere alle necessità che si presentano è una risorsa preziosa per il territorio e per questo motivo di gratitudine”.

“Vorrei ringraziare tutti i soci dello CSAR – sottolinea il Sindaco Diacci -, cittadini che, con azioni concrete, mettono a disposizione degli altri tempo e competenze, per andare a sostenere e migliorare questo importante servizio pubblico. Perché il senso di una comunità lo si legge proprio da queste azioni e lo si può misurare in un’unica parola: collaborazione”.