Reggiolo: prima abbatte la recinzione della casa della fidanzata, poi aggredisce i carabinieri

Violenza e resistenza a pubblico ufficiale sono le accuse mosse dai carabinieri a un ventiseienne reggiano finito in manette



Dopo una serata costellata da messaggi, anche di natura minacciosi, inviati alla sua ragazza, nottetempo si è presentato presso la sua l’abitazione e, usando l’auto come ariete, ha abbattuto un paletto della recinzione del cortile della casa con l’intento di entrare all’interno. Il tentativo di intrusione è stato però notato dalla mamma della ragazza che ha chiamato il 112.

Sul posto è stata fatta convergere una pattuglia della stazione di Reggiolo nei confronti della quale il giovane, trovato sul posto a bordo della sua auto, ha subito evidenziato atteggiamenti violenti, dapprima con offese e minacce verbali, poi aggredendo fisicamente gli operanti con spintoni. Solo l’intervento in ausilio di un altro equipaggio della radiomobile della compagnia carabinieri di Guastalla ha consentito ai militari di avere la meglio sull’esagitato, che ha continuato con la sua condotta violenta cercando anche di colpire con una testata un militare, senza fortunatamente riuscirci.

Per questi motivi, con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, i carabinieri della stazione di Reggiolo e della radiomobile di Guastalla hanno arrestato un ventiseienne di Luzzara che, al termine delle formalità di rito, è stato ristretto a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia. Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagato.

I fatti sabato 18 febbraio, poco prima della mezzanotte, quando una pattuglia dei carabinieri di Reggiolo, su input dell’operatore di servizio al 112, è stata inviata presso un’abitazione del paese dove la richiedente, una cinquantaduenne reggiolese, segnalava la presenza di un uomo all’esterno della propria abitazione che tentava di accedere all’interno. I militari giunti sul posto notavano la presenza del giovane all’interno di una macchina. Nel corso delle procedure di identificazione, quest’ultimo alternava momenti d’ira a momenti di calma, minacciando ed offendendo i militari. Dalle parole passava ai fatti scagliandosi contro un militare che spintonava e continuava a minacciare per poi offendere anche la richiedente, madre della fidanzata dell’esagitato. Visto che il giovane continuava ad andare in escandescenza veniva richiesto l’intervento di altra pattuglia in ausilio, ma anche all’arrivo di quest’ultima il giovane continuava nella sua azione violenta cercando di colpire con una testata un militare. Date le circostanze e le condotte reiterate di violenza il giovane, che nelle ore precedenti aveva inviato messaggi dal contenuto minaccioso alla fidanzata, veniva condotto in caserma e tratto in arresto in ordine ai citati riferimenti normativi violati.