Castelfranco Emilia, approvato il Bilancio

Nonostante l’emergenza caro energia, non aumentano le tariffe e nessun taglio ai servizi per l’intera Comunità



“Ecco il nostro bilancio che contiene ed esprime il nostro programma e le nostre priorità: sicurezza, inclusione, sostegno agli investimenti, supporto ai servizi, alle famiglie e alle imprese del territorio in un’ottica di equità, senza aumenti alle tariffe e senza alcun taglio ai servizi per l’intera Comunità”. Queste le parole del Sindaco di Castelfranco Emilia Giovanni Gargano per presentare il bilancio 2023, definitivamente approvato nei giorni scorsi in Consiglio comunale.

Una manovra da oltre 28 milioni di euro, cui si aggiungono altri 33 milioni di investimento, finanziati dal 2019 sino ad oggi.  Un vero e proprio “bilancio di scelta – ha subito rimarcato il Primo cittadino evidenziando che – abbiamo deciso infatti di non rimanere in attesa degli eventi, che di fatto, significherebbe “non scegliere”. Nell’ultimo triennio siamo passati da un’emergenza all’altra e ci siamo dovuti ingegnare per provare comunque a gestire la situazione, non limitandoci mai ad affrontare solo ed esclusivamente le urgenze, ma continuando a programmare, sostenendo da un lato i servizi e dall’altro gli investimenti. In questa fase – ha detto ancora puntando subito l’attenzione su una delle voci più delicate – dobbiamo affrontare il tema del “caro utenze” che rappresenterà un problema anche nel 2023, con l’auspicio che dal 2024 si possa ritornare a livelli pre-covid. E’ quindi necessario stanziare maggiori risorse per finanziare le maggiori spese figlie del caro energia, che solo per il 2022 si sono palesate con un aumento repentino superiore al milione di euro. Uno tsunami economico che abbiamo gestito utilizzando praticamente qualsiasi entrata destinandola a coprire i maggiori costi: dall’avanzo libero, agli oneri di urbanizzazione, dall’avanzo fondi covid fino alle sanzioni al codice della strada. Basti pensare, cifre alla mano e per essere come sempre chiari, che la spesa 2019 per le utenze si attestava a 2,1 milioni di euro, esplosa a 3,5 milioni nel 2022 e stimata in 3 milioni nel 2023, senza dimenticare che per il 2022 lo stato ha destinato all’ente fondi a sostegno del caro utenze per poco più di 500 mila euro. Nonostante questo siamo riusciti difendere con decisione i quasi 10 milioni di euro destinatati alla persona, senza mai rinunciare ad esempio a consolidare l’incremento dei servizi all’infanzia 0/3 le cui iscrizioni sono passate da 180 dell’anno scolastico 2020/2021 alle 245 del 2021/2022. Un + 26% di incremento su questa tipologia di servizi non può fare altro che produrre un moto di grande soddisfazione”.

L’equilibrio per l’esercizio 2023 è stato quindi raggiunto utilizzando, legittimamente, gli oneri di urbanizzazione per finanziare le manutenzioni ordinarie al patrimonio, prima finanziate da entrate correnti generiche. Questo ha permesso di riflesso di “liberare risorse per sopperire al caro energia, altre risorse non erano reperibili – ha detto ancora Gargano ricordando – la manovra IMU del 2022, quella che aveva consentito di destinare gli oneri alla parte investimenti, finanziando un’importante manovra tariffaria sul servizio di ristorazione scolastica, che non abbiamo voluto mettere in discussione”.

Guardando avanti, anche all’immediato futuro “non è escluso che, una volta definito l’avanzo libero, gli oneri di urbanizzazione vengano utilizzati per finanziare la parte in conto capitale del bilancio. Anzi, posso già ipotizzare che questa sarà una delle prime variazioni di bilancio post consuntivo – ha anticipato il Sindaco evidenziando che – gli esercizi 2024 e 2025 prevedono, a riscontro della volontà dell’Amministrazione, di utilizzare in via prioritaria gli oneri di urbanizzazione per gli investimenti, e anche a finanziamento della spesa in conto capitale. Al momento – ha concluso – non è dato conoscere quanto saranno le risorse per il 2023 che saranno quantificate nel corso dei primi mesi del 2023. La bozza di legge di bilancio del Governo non fa riferimento alla possibilità di utilizzare entrate vincolate per finanziare il caro energia, tale misura sarà molto probabilmente contenuta nell’irrinunciabile decreto mille proroghe di fine anno. Noi comunque siamo pronti e tutte queste incertezze non hanno scalfito né minato la nostra visione e la programmazione di mandato”.

Numeri alla mano, il bilancio del Comune di Castelfranco si conferma per lo più destinato ai servizi alla persona. Pur continuando a presentare una spesa media corrente procapite, così come quella relativa al personale, inferiore a quella dei comuni della provincia e della regione, il bilancio presenta una spesa standard storica superiore ai fabbisogni, ovvero spende in servizi alla persona più di quanto le analisi ministeriali stimano dovrebbe spendere un ente delle stesse dimensioni.

Il 42% della spesa corrente è destinato al sostegno dei servizi alla persona. La spesa storica per i servizi all’istruzione supera del 93% quella standard, mentre la spesa storica per il servizio nido supera del 21% quella standard. Rispetto ad una spesa corrente di oltre 28 milioni di euro, 9,7 milioni di euro sono destinati ai servizi educativi e ai servizi sociali, 2 milioni alle attività sportive, culturali e all’associazionismo, 4,3 al territorio e 1,5 alla sicurezza.

Sul fronte investimenti, finanziati dal 2019 ad oggi per oltre 33 milioni di euro, di cui oltre 9 attraverso fondi del PNRR, nella parte in conto capitale i dati confermano la spinta dell’Amministrazione anche in questa direzione: la spesa media procapite per investimenti del comune di Castelfranco Emilia (dati 2021) si attesta a 532 euro, contro i 380 della media regionale, dei comuni di classe demografica compresa tra i 20 e 50 mila abitanti, e i 123 di quella nazionale (dati 2019), sempre relativa ai comuni di pari classe demografica. Ad un livello importante di investimenti corrisponde un indebitamento fortemente contenuto: il debito pro-capite del Comune di Castelfranco si attesta infatti a quota 133 euro contro i 605 medio dei comuni a livello nazionale.

“Le grandi difficoltà a livello macro e congiunturale dunque non mancano, ci siamo ormai ahinoi abituati – conclude il Sindaco Gargano ricordando che – ci attendono comunque progetti molto importanti nel prossimo triennio quali l’ultimazione dei lavori alle scuole Marconi e Deledda, l’abbattimento e la ricostruzione del nido Scarabocchio, la riqualificazione del centro storico del capoluogo attraverso interventi di rigenerazione urbana, la rifunzionalizzazione dell’ex Frigo Bini, la costruzione di alloggi in Via Zanasi. Interventi ambiziosi e, non vi nascondo, anche molto impegnativi, che, e lo dico con orgoglio, contribuiranno a dare un volto nuovo e nuovi servizi a tutta la nostra Comunità”.