San Polo d’Enza: i Carabinieri arrestano “rapinatore bullo”

Specializzato in colpi ai danni di minori, deve scontare quasi 4 anni di carcere per una serie di rapine compiute tra Parma e Bologna



Il classico profilo da bullo: spalleggiato dai suoi amici, anch’essi minorenni, avvicinava giovani in età adolescenziale che rapinava usando violenza nei loro confronti. Azioni delittuose quelle compiute dall’odierno 19enne, non certo per monetizzare guadagnando dai proventi dei colpi compiuti ma quanto per far valere la forza della prepotenza da quello che può essere definito il classico “rapinatore bullo”.

Il 19enne ieri è stato arrestato dai carabinieri della stazione di San Polo d’Enza che hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni felsineo, dovendo lo stesso scontare complessivi tre anni e 10 mesi di reclusione per una serie di rapine aggravate. Il giovane, rintracciato dai carabinieri di San Polo d’Enza, è stato quindi arrestato e dopo le formalità di rito condotto presso l’Istituto Minorile di Bologna per l’espiazione della pena.

I fatti inerenti l’odierno provvedimento restrittivo, riguardano la condanna a due anni e 6 mesi di reclusione per una rapina commessa il 28 settembre 2020 a Bologna, e la condanna a 1 anno e 4 mesi di reclusione per una rapina ai danni di due minori consumata a Parma il 20 novembre 2019 inflittagli sempre dal Tribunale per i Minorenni di Bologna. Le due condanne divenute esecutive hanno visto quindi l’ufficio Esecuzioni Penali della predetta procura minorile emettere l’ordine di carcerazione, trasmesso per l’esecuzione ai carabinieri di San Polo d’Enza nel cui comune il ragazzo risiede. Il giovane, peraltro, si trovava ai domiciliari per altra rapina: quella del 23 luglio di quest’anno quando, unitamente ad altri suoi giovani amici, in un negozio di alimentari posto tra le centralissime via Roma e via Filippo Re a Reggio Emilia, al diniego del titolare di vendergli delle birre, danneggiarono il negozio rapinando l’esercente. Una vicenda che aveva creato allarme sociale nel centro storico del capoluogo e che aveva poi portato all’identificazione dei responsabili, grazie alle telecamere di videosorveglianza.