A Castelnovo Monti la quinta edizione del NonFestival “L’Uomo Che Cammina”

Dal 24 al 26 giugno le giornate principali dedicate al rapporto tra Uomo, Ambiente e dimensione del Sacro



L’Uomo che cammina 2022 (illustrazione di Roberto Abbiati)

Saranno il prossimo fine settimana, da venerdì 24 a domenica 26 giugno, le giornate principali della quinta edizione del NonFestival “L’Uomo Che Cammina”, il grande evento dedicato al rapporto tra l’uomo, l’ambiente naturale e la dimensione del sacro. “L’Uomo Che Cammina” in questi anni è stato in grado di offrire spunti di riflessione di grande interesse: quest’anno il tema attorno al quale si svilupperanno gli eventi è la wilderness, il selvaggio in natura come manifestazione del sacro irriducibile alle grammatiche umane, la smisurata grandezza della natura che soverchia la piccolezza dell’uomo, ed esplorerà in particolare l’immaginario della cultura americana, dove questo concetto è nato e cresciuto: da Jack London a Walt Whitman, passando per Thoreau ed Emerson.

Ecco dunque il programma dei tre giorni, con appuntamenti davvero di alto livello. Venerdì 24 giugno, all’ora del vespro (le 18) alla Pieve di Campiliola, la più antica chiesa di Castelnovo Monti, con un appuntamento dedicato a Joyce: “Su tutti i vivi e i morti”, con Enrico Terrinoni e Daniele Benati, accompagnati dal violoncello di Sofia Volpiana. Sempre venerdì e ancora alla Pieve, all’ora di Compieta (21.30) sarà la volta di Walkingn into the wild, con Franco Nasi e Daniele Benati, accompagnati da brani eseguiti da Daniele nasi al sax, Giancarlo Patris al contrabbasso e Marcello Abate alla chitarra.

Sabato 25 giugno in orario mattutino (ritrovo alle 9) tornerà uno degli appuntamenti ricorrenti del NonFestival: la camminata narrante. Il titolo quest’anno è “Albe di un nuovo sentire”, con Raffaele Milani. La partenza sarà dalla chiesa di Ginepreto, poco lontano da Castelnovo nell’area alle pendici di Bismantova, per poi salire verso la Pietra di Bismantova arrivando all’Orto dei frati, poi all’area di Campo Pianelli, il pianoro sommitale e l’arrivo all’Eremo della Pietra, prima di rientrare (in caso di maltempo l’iniziativa sarà rimandata). Per il Vespro (ore 18) ci si sposterà alla chiesa di Rosano di Vetto, con “E non si sa a chi chiedere” con Emanuele Ferrari che proporrà testi di Anna Maria Carpi, con musiche di Letizia Spaggiari e Patrizia Filippi ai flauti.
Domenica, 26 giugno, al Vespro (ore 17) appuntamento al Castello di Felina, con S’alza il vento: Laboratori creativi a sfondo poetico con Enkarte e il gruppo Arcunta della Biblioteca Crovi, rivolto anche a giovani e giovanissimi (in caso di maltempo l’iniziativa sarà rimandata).
Sempre domenica, in serata (ore 21.30) uno degli eventi più importanti del NonFestival: una produzione originale di Roberto Abbiati presentata in anteprima. “Questa terra è la mia terra”, in cui Abbiati sarà voce narrante, accompagnato da Giovanni Mareggini al flauto e Mirco Ghirardini al clarinetto (in caso di maltempo al Teatro Bismantova).

Ma ci saranno anche due appuntamenti che “prolungheranno” L’Uomo che cammina: lunedì 27 giugno nel centro storico di Castelnovo Monti, in piazza delle Armi alle 21, “Fondamenti di vita celeste sulla terra”, con Laura Falqui (in caso di maltempo, Teatro Bismantova). Sabato 23 luglio nella stessa piazza, sempre alle 21, “Antenne: di Esapofi e Foreste”, con l’entomologo Giovanni Carotti, le letture di Silvano Scaruffi e le immagini proiettate di Luca Guerri, organizzato dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano (in caso di maltempo al Teatro Bismantova).

I protagonisti della 5° edizione de L’Uomo Che Cammina

ROBERTO ABBIATI

Nato a Seregno il 25 settembre 1958, fonda con Bano Ferrari e Carlo Pastori il teatro d’Artificio. Trova una storia straordinaria come quella della prima giraffa di Francia, e ne fa uno spettacolo, Il viaggio di Girafe che porta tutt’ora in giro in Italia e all’estero. Ha recitato nel film “La giusta distanza” di Carlo Mazzacurati. Dalla passione per Moby Dick sono nate le sue illustrazioni per il libro “Un tentativo di balena” (Adelphi) scritto da Matteo Codignola.

FRANCO NASI

Franco Nasi, già docente di Lingue e Letterature anglo-americane all’Università di Modena e Reggio, saggista e traduttore, specializzato in teorie della traduzione: fra le sue pubblicazioni La malinconia del traduttore (Medusa, 2008), Specchi comunicanti (Medusa, 2010), L’artefice aggiunto, Traduzioni estreme (Quodlibet, 2015) e Tradurre l’errore (Quodlibet, 2021).

RAFFAELE MILANI

Raffaele Milani, Direttore del “Laboratorio di ricerca sulle città”, Professore ordinario di Estetica all’Università degli Studi di Bologna e tra i docenti dell’Accademia del Silenzio di Anghiari.

ANNA MARIA CARPI

Anna Maria Carpi ha insegnato letteratura tedesca all’Università di Macerata (1968-80) e alla Ca’ Foscari di Venezia (1980-2009) e dal 2001 traduzione letteraria dal tedesco alla Statale di Milano, autrice di studi su Kleist, Thomas Mann, Handke e la poesia tedesca del ‘900.

ENRICO TERRINONI

Enrico Terrinoni, saggista e traduttore, professore ordinario di letteratura inglese all’Università per Stranieri di Perugia di traduzione all’Università IULM, esperto di teoria e pratica della traduzione che ha lavorato in particolare su Joyce traducendo l’Ulisse

DANIELE BENATI

Daniele Benati, che ha insegnato in varie università in Irlanda e negli Stati Uniti, ha curato “Storie di solitari americani” (Milano, Rizzoli, 2006), ha tradotto racconti di Mark Twain, Jack London, Sherwood Anderson;

LAURA FALQUI

Laura Falqui, saggista, drammaturga e specialista di arti visive, studiosa del Preraffaellitismo inglese: da qualche anno ha portato la sua scrittura creativa verso una forma narrativa, in cui affiorano comunque le passioni per la pittura del secondo Ottocento inglese, la fiaba, il sogno, il nonsense.

MATTEO RAZZINI

Nato a Reggio Emilia è autore di libri per bambini e ragazzi, ed è diventato uno straordinario narratore delle sue storie attraverso lo studio teatrale del clown e corsi di teatro.

ALFONSO CUCCURULLO

Attore e narratore professionista, è formatore nell’ambito del progetto nazionale Nati per Leggere, cura laboratori teatrali e di animazione alla lettura. Si occupa di ideazione e realizzazione di letture animate e percorsi di promozione alla lettura nelle biblioteche e scuole su tutto il territorio Nazionale.

SILVANO SCARUFFI

Scrittore e “strolgatore di bagaiàte”. Scrive delle cose, lunghe ma anche corte, e delle volte lo chiamano a leggerle in giro.

www.uomochecammina.it – FB L’Uomo che cammina