Commento del ‘Comitato No bretella Si mobilità sostenibile’ alla Petizione dei proprietari impattati dalla Bretella



La petizione – allegata a questo commento di Mauro Sentimenti a nome del Comitato No Bretella Si Mobilità sostenibile – promossa dai cittadini proprietari di abitazioni e terreni lungo il tracciato dell’ipotizzata Bretella autostradale Campogalliano Sassuolo mostra con chiarezza che questi stessi cittadini A) vivono con crescente insofferenza la loro condizione, a causa della perdita di valore delle proprietà e dell’impossibilità di prevedere l’effettiva data di avvio dei lavori di costruzione dell’opera, e che B) giudicano del tutto dubbia e non dimostrata , dal punto di vista delle conseguenze sull’ambiente e sulla logistica del distretto, l’utilità e la razionalità dell’opera.

Pur sottovalutando essi la gravità dei rischi ambientali e chiedendo, per comprensibile disperazione, di conoscere una data precisa in cui i lavori avranno inizio – richiesta a cui noi non possiamo aderire per evidenti ragioni – hanno sul resto ragione dato che ,seppur in modo indiretto, mettono in luce ulteriori criticità dell’opera . E’ infatti tuttora impossibile sapere se e quando la costruzione dell’opera avrà inizio. Ricordo che la società incaricata della costruzione ha chiesto al Governo di rivedere il piano economico finanziario di gestione della bretella (perché quello presentato non stava in piedi per i ridotti volumi di traffico previsti), una proroga di 2 anni per le procedure di esproprio (ferme) e che si è aperto un più che probabile contenzioso con la Unione Europea riguardante la gara per il rinnovo della concessione della tratta A22. Tutto si può far risalire ad oltre 20 anni fa, quando venne approvata la famigerata legge Obiettivo n. 443 del 2001 (quella che Raffaele Cantone a capo dell’Autorità Anticorruzione definì una legge “criminogena” ), e alla delibera del CIPE n.121 del 2001 con la quale si inserì la Campogalliano Sassuolo tra le opere cosidette “strategiche” !!! Da allora ad oggi almeno per 15 volte i presidenti della Regione Emilia Romagna e il Ministero delle infrastrutture hanno giurato che i lavori sarebbero partiti quel mese e quell’anno! La stessa scena si è ripetuta nel 2018, 2019 , 2020 , 2021 ed è stata nuovamente ribadita in modo trionfale all’inizio del 2022 , vista l’approvazione del decreto infrastrutture del 9 novembre 2021. Decreto in cui è stato infatti previsto un diritto di prelazione a favore di Autobrennero Spa nel caso in cui quest’ultima non dovesse vincere la gara europea che sarà indetta per aggiudicare la concessione per 30 anni della tratta A22 Brennero Modena. Si prevedono di nuovo tempi lunghi e grandi incertezze per la gara e per le liti che potrebbero nascere.
Anche stavolta , subito dopo le dichiarazioni trionfali, sono tuttavia fioccate le tegole: il Commissario alla concorrenza della unione europea , Thierry Breton , informato della vicenda, ha lasciato capire che un meccanismo come quello inventato per favorire Autobrennero spa potrebbe non venir accettato dalla Commissione europea perché contrario al principio di concorrenza leale tra imprese. In più è stato presentato un progetto esecutivo dell’opera che, se non sarò cambiato, rende impossibile la intermodalità nello scalo merci di Cittanova! Per il resto, riguardo ai gravissimi rischi su acqua aria e suolo lungo l’asta della Secchia ed alle negative ricadute trasportistiche che la bretella produrrà, le nostre opinioni sono note come le alternative che abbiamo proposto da diversi anni: 1) un differente tracciato per la tangenziale Modena Rubiera, 2) il collegamento ferroviario tra gli scali di Dinazzano e Cittanova, 3) la costruzione di grandi transit point sull’asse della pedemontana da Scandiano a Maranello e il raddoppio della pedemontana nei tratti da via Ancora – via Radici e Fiorano -Maranello , 4) il completamento della pedemontana sino a Bologna 5) la definizione pubblica di regole di movimentazione delle merci nel distretto, 6) l’eventuale adeguamento della superstrada Modena Fiorano. Invece no: si continua a prendere in giro cittadini e imprese con un progetto senza futuro, dannoso, fuori tempo massimo e che punta sul trasporto su gomma e sul petrolio : quanto di più anacronistico e privo di innovazione si possa immaginare. La pensano così anche molti imprenditori che non hanno però il coraggio di dirlo pubblicamente. Aggiungo che il traforo ferroviario del Brennero entrerà in funzione prima della Bretella, con un colossale trasferimento di merci dalla gomma alla ferrovia rendendo così del tutto privo di senso il progetto Bretella. Per queste ragioni , avendo noi la stessa opinione del Commissario Breton sulla violazione del principio della concorrenza , organizzeremo altre iniziative a favore di una mobilità sostenibile e contro la bretella. La quale, ricordiamo, è l’oggetto di uno scambio tra Autobrennero spa e istituzioni italiane: se e sole se, dice Autobrennero spa, mi garantite il rinnovo della concessione A22 – cioè di una gallina dalle uova d’oro in danno dei cittadini per i maggiori costi che deriveranno da una gara finta- io costruirò la bretella, altrimenti non se ne farà niente.!!! Insistere ancora sulla costruzione dell’opera, ormai di nessuna utilità, serve oggi solo a salvare il portafoglio di Autobrennero spa e la faccia alle istituzioni locali-regionali ed a Confindustria ceramica. Invitiamo i cittadini ad unirsi a noi nella protesta e nella proposta”.

9 marzo 2022 , Mauro Sentimenti
A nome del Comitato No Bretella Si Mobilità sostenibile, dei cittadini e delle associazioni aderenti: Legambiente Modena, Sassuolo e Formigine, WWF Emilia Centrale, Italia Nostra, Lega per la Difesa Ecologica Modena, Comitato Salute Ambientale, Campogalliano, Associazione Liberamente Cittadino Formigine, Associazione Agricoltura Ambiente BagnoRubiera, Comitato “Respiriamo Aria Pulita” Modena, FIAB- Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta Modena