Cisl controlla le pensioni: “C’è chi ha recuperato cinque anni di arretrati”



Un pensionato di Sassuolo si è visto riconoscere 400 euro lordi in più al mese sulla pensione grazie a un controllo della posizione previdenziale effettuato dalla Fnp Cisl Emilia Centrale, il sindacato pensionati della Cisl. Non è l’unico caso: a seguito di una verifica della propria pensione, c’è chi ha recuperato fino a cinque anni di arretrati.

La Fnp stima che una posizione pensionistica su otto potrebbe essere passibile di ricalcolo.

«È un fatto innegabile che non pochi pensionati ricevano una pensione più bassa di quella che potrebbero percepire – afferma il segretario generale della Fnp Cisl Emilia Centrale Adelmo Lasagni – Questo succede a causa dei cosiddetti “diritti inespressi”, cioè aumenti, sgravi e agevolazioni applicabili alle pensioni solo attraverso un’apposita domanda da presentare all’Inps.

Si chiamano “inespressi” perché non è prevista l’erogazione automatica; pertanto, se il pensionato interessato non ne fa esplicita richiesta, il diritto viene ignorato».

Visto che da diversi anni l’Inps non invia più alcuna comunicazione ai pensionati, periodicamente la Fnp Cisl Emilia Centrale promuove campagne di informazione e controllo della posizione previdenziale. I pensionati vengono invitati a recarsi nelle sedi Cisl per richiedere una verifica gratuita della propria pensione.

«Tra i benefici ci sono le integrazioni al minimo, ovvero quegli importi aggiuntivi sulla pensione che spettano ai pensionati rientranti in determinate fasce di reddito – spiega il responsabile del patronato Inas Cisl di Modena Cristiano Marini – Lo stesso discorso vale per quei pensionati che dopo la quiescenza continuano a lavorare e versare i contributi. Questi nuovi versamenti, sopraggiunti dopo la liquidazione della pensione, possono dare luogo a un aumento dell’importo della pensione stessa, una volta presentata l’apposita domanda».

Dunque, sottolinea la Cisl, controllare la propria pensione non è solo consigliabile, ma spesso conveniente, soprattutto perché esiste l’istituto della ricostituzione della pensione.

Si tratta della domanda con cui si può chiedere all’Inps di ricalcolare la propria pensione alla luce di eventuali novità intervenute successivamente alla sua liquidazione, andando indietro nel tempo fino a cinque anni e recuperando gli arretrati, se spettanti.

«Le nostre campagne di informazione e controllo della posizione previdenziale sono finalizzate alla tutela dei redditi di una fascia di popolazione che – conclude il segretario generale della Fnp Cisl Emilia Centrale Adelmo Lasagni – negli anni scorsi è stata fortemente e ingiustamente penalizzata dal blocco della rivalutazione delle pensioni».