Passante, Autostrade per l’Italia: dialogo costante con le istituzioni e il territorio, per la realizzazione di uno snodo infrastrutturale centrale per lo sviluppo del paese



La Conferenza dei Servizi indetta dal Ministero delle infrastrutture e della Mobilità sostenibili – che si è chiusa oggi con la partecipazione della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Bologna e dei Comuni del territorio interessati dall’opera – ha sugellato il progetto del Passante di Bologna sotto tutti gli aspetti tecnici e progettuali condivisi e introdotti all’insegna della sostenibilità.

L’approvazione odierna, secondo quanto previsto dall’iter amministrativo, segna un passo fondamentale per la realizzazione di un’infrastruttura centrale per il potenziamento e il miglioramento della fluidità del nodo tangenziale e autostradale di Bologna che nasce – anche a seguito dei proficui confronti tecnici tenutisi assiduamente negli scorsi mesi – con una forte impronta sostenibile, nella massima attenzione alla riqualificazione dei tratti urbani su cui insiste. Il progetto prevede infatti 160 ettari di nuove aree verdi e la piantumazione di circa 35.000 alberi, la realizzazione di piste ciclabili per il benessere della cittadinanza e per favorire la mobilità sostenibile, interventi di contenimento acustico con 20 chilometri di barriere fonoassorbenti e sotto la certificazione Envision™ che connota l’opera come “gold” a livello di sostenibilità.

Il progetto del Passante di Bologna prevede il potenziamento in sede dell’attuale sistema Autostrada A14/Tangenziale, con un allargamento di circa 8 m per lato e una estensione di circa 13 km, in larga parte nel Comune di Bologna e per una parte minore nel Comune di San Lazzaro di Savena, per un investimento complessivo di 1,5 miliardi di euro messo in campo da Autostrade per l’Italia.
Tutti i dettagli e le migliorie apportate al progetto approvato oggi in Conferenza dei Servizi sono state condivise e potenziate, passo dopo passo, con il contributo delle Istituzioni del Territorio – e sotto la supervisione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili – grazie a un rapporto sinergico che ha visto anche l’approvazione di una prossima installazione di pannelli fotovoltaici, per 50 MW, nella seconda fase realizzativa. Per quanto riguarda l’esecuzione dei lavori, il progetto sarà infatti diviso in quattro lotti, per una durata di circa 55 mesi, e la priorità verrà data ai primi due lotti caratterizzati dalla realizzazione delle aree a verde che nella massima attenzione al territorio saranno avviate subito dopo l’approvazione del progetto esecutivo da parte del Ministero Concedente, con il conseguente completamento delle procedure di affidamento dei lavori.
Con la realizzazione del Passante di Bologna sono circa 4,5 milioni le ore e 14 milioni i chilometri che l’infrastruttura contribuirà a risparmiare, garantendo una concreta riduzione del tempo del viaggio e un miglioramento nella qualità dell’esperienza di transito.
Il progetto del Passante di Bologna si inserisce nell’ambito di un piano di investimenti per la regione Emilia-Romagna di circa 3 miliardi di euro al 2038, che si aggiungono ai 3 miliardi già eseguiti per la realizzazione della Variante di Valico e della terza corsia della A14. Le principali iniziative in corso di definizione includono, oltre al Passante di Bologna, l’ampliamento alla IV corsia della A14 nel tratto tra Ravenna e Bologna San Lazzaro e l’ampliamento alla III corsia della A13 nel tratto tra Bologna e Ferrara, per complessivi 2,4 miliardi di euro. Sono inoltre previste opere per il territorio per ulteriori 0,3 miliardi di euro, tra viabilità di adduzione all’infrastruttura autostradale e iniziative di restauro e valorizzazione ambientale.

“Il via libera di oggi rappresenta per Autostrade per l’Italia un concreto passo avanti nell’interesse del Paese e dell’utenza e con la massima attenzione alla sostenibilità dell’opera sul Territorio. Si tratta di un’infrastruttura nevralgica che contribuirà a snellire i transiti, con un diretto beneficio in termini ambientali. Questo risultato – raggiunto attraverso un costante e costruttivo confronto tecnico e istituzionale – si deve anche alla nuova organizzazione di ASPI che ha messo in campo tutte le competenze del Gruppo: da Tecne per la progettazione con i migliori professionisti nel settore, a Pavimental che contribuirà alla realizzazione dell’opera, fino al coinvolgimento di Movyon per la cura degli impianti tecnologici per una mobilità efficiente e di Free To X per la realizzazione di nuovi impianti per la ricarica elettrica dei veicoli in autostrada. E’ prevista a breve l’integrazione di Elgea, nuova società del Gruppo dedicata alla produzione di energia green. Si tratta di un modello che auspichiamo possa essere replicato a livello di sistema e a beneficio del Paese, per la realizzazione efficiente delle opere necessarie a una mobilità sempre più sostenibile” ha dichiarato l’amministratore delegato di ASPI, Roberto Tomasi.