Tra le diverse misure per il settore della ricerca contenute nel decreto-legge n. 77/2021, “Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure”, la principale novità riguarda l’istituzione del Comitato Nazionale per la Valutazione della Ricerca (CNVR).
Il nuovo organo, che prende il posto dell’attuale Comitato nazionale dei garanti per la ricerca (CNGR), sarà formato da 15 componenti, italiani e stranieri, di elevata qualificazione scientifica internazionale appartenenti a una pluralità di aree disciplinari, nominati con un decreto del ministro dell’Università e della Ricerca: tra questi figura la Prof.ssa Carla Bagnoli, Ordinaria di Filosofia Teoretica presso il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane, che resterà in carica per un quinquennio.
Il Comitato Nazionale per la Valutazione della Ricerca avrà il compito di indicare i criteri generali per le attività di selezione e valutazione dei progetti di ricerca, tenendo in massima considerazione le raccomandazioni approvate dalle organizzazioni internazionali di cui l’Italia è parte.
Il CNVR potrà anche svolgere le procedure di selezione dei progetti o dei programmi di ricerca di altri enti, pubblici o privati, e definirà i criteri per l’individuazione e l’aggiornamento di liste, istituite con decreto del MUR, di esperti ed esperte tecnico scientifici per l’affidamento di incarichi di valutazione dei progetti di ricerca.
Per svolgere queste attività si potrà contare su un notevole incremento per il Fondo per la valutazione e la valorizzazione dei progetti di ricerca: 5 milioni di euro per l’anno 2021 e 20 milioni di euro a decorrere dal 2022.
Come afferma la Prof.ssa Carla Bagnoli “Il nuovo CNVR ha un compito molto delicato in questa fase. Rispetto al Comitato Nazionale dei Garanti, non si tratta solo di un gruppo di lavoro più numeroso ma anche più rappresentativo delle diverse aree della ricerca, e con un rafforzamento delle competenze. Sento molto la responsabilità di questo incarico. Credo che un nodo cruciale per la valutazione della ricerca riguarderà le modalità dell’allineamento ai criteri dell’European Research Council. Infatti, il nuovo Fondo Italiano per la Scienza, destinato alla ricerca fondamentale, prevede un investimento di 600 milioni di euro per progetti di giovani ricercatori sul modello dei bandi European Research Council, Marie Skłodowska-Curie Individual Fellowships e Seal of Excellence.
“Ho accettato questo incarico impegnativo – conclude la Prof.ssa Bagnoli – nella speranza di poter contribuire a questa operazione di rafforzamento della ricerca. Ciò sarà importante soprattutto per i giovani ricercatori: per consentire loro un futuro in Italia, ma soprattutto per consentire loro un futuro in Italia che non sia mortificante, che possa essere altrettanto fruttuoso di analoghe esperienze all’estero; che possa preparare i futuri leader della ricerca internazionale.”
Carla Bagnoli è Professoressa Ordinaria di Filosofia Teoretica all’Università di Modena e Reggio Emilia; si occupa di teorie del ragionamento e della razionalità pratica, teoria dell’azione, epistemologia morale e sociale e meta-etica. Tra le sue ultime pubblicazioni: Ethical Constructivism (Cambridge UP 2021), Teoria della responsabilità (Il Mulino 2019).
Attualmente è Visiting Fellow ad All Souls College dell’Università di Oxford, per una ricerca sull’oggettività dei valori e la fragilità delle norme. Nel 2019 è stata Visiting Scholar al Uehiro Centre for Practical Ethics dell’Università di Oxford, dove ha condotto una ricerca sulla dimensione temporale della normatività, i cui risultati sono raccolti in Time in Action (Routledge)
Ha ottenuto il dottorato in filosofia all’Università di Milano ma ha condotto la sua ricerca interamente all’Università di Harvard, dove è stata Special Student, Visiting Fellow, Teaching Assistant e Tutor of Philosophy. Dopo un post-doc all’Università di Amsterdam, è stata docente strutturata dell’Università del Wisconsin dal 1998 al 2010, prima di essere chiamata a Modena e Reggio Emilia. È stata la terza donna Presidente della Società Italiana di Filosofia Analitica, membro del direttivo dell’European Society of Analytic Philosophy, della Society of Women In Philosophy-IT, e della Società Italiana di Filosofia Teoretica.
È stata altresì Professorial Fellow in Philosophy e membro del Center for the Study of the Mind in Nature dell’Università di Oslo dal 2015 al 2018, Visiting Professor all’Ecole Supérieure Normale de Lyon, all’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, e al Center for Advanced Studies e alla Ludwig Maximilian Universitat di Monaco, nonché Fellow del Forschungskolleg Analytic German Idealism dell’Università di Lipsia e Visiting Fellow all’ Harvard University.