Piccole imprese, CNA Modena: positive le previsioni per il prossimo semestre



Sono decisamente positive le aspettative delle piccole e medie imprese (quelle sino a venti dipendenti) del settore manifatturiero modenese, un sentiment che conferma la ripresa in atto. Le attese, infatti, non sono solo per una conferma dei positivi dati già evidenziati nell’analisi congiunturale della Camera di Commercio, da cui è tratta questa analisi, e che parlano di un consistente incremento produttivo e di fatturato registrato nei primi sei mesi dell’anno (rispettivamente, più del 25% e del 28%).

Una piccola impresa su quattro, infatti, per il prossimo semestre si attende un ulteriore aumento del fatturato, mentre una su cinque prevede anche una crescita della produzione.

Un incremento dovuto sia alla corsa degli ordini esteri (stimati in crescita dal 14% delle imprese intervistate), sia – fatto particolarmente incoraggiante – dalla crescita di quelli relativi al mercato interno. In quest’ultimo caso, a fronte del 18% di imprese che prevedono un incremento degli ordinativi nazionali, sono appena il 3% quelle che, al contrario, si attendono una diminuzione degli stessi.

Una crescita che alimenta tanto gli investimenti – sono più del 15% le aziende che hanno messo in cantiere programmi di sviluppo in questa direzione – quanto l’occupazione: più di un’impresa su dieci ha dichiarato che nei prossimi mesi effettuerà nuove assunzioni.

A trascinare il comparto manifatturiero dei piccoli sono, come al solito, la meccanica, che si conferma come il settore più importante per l’economia modenese, e la ceramica.

Elevata, malgrado tra le piccole imprese sia molto più diffuso il conto terzi del conto proprio, la quota di export: oltre il 35% delle aziende intervistate detiene infatti rapporti diretti con committenti oltre confine.

Anche i tempi di incasso sembrano evidenziare un miglioramento della gestione finanziaria che si va ad aggiungere alla crescita economica. Il 40% delle imprese, infatti, ha incassi che vengono riscossi entro i due mesi, mentre il 44% si attesta tra i due e tre mesi. Sicuramente più difficile è la situazione per quel 16% di imprese che deve attendere di più – sino a 180 giorni – per vedere pagate le proprie fatture.

Secondo CNA Modena si tratta di dati senza dubbio incoraggianti, anche se di portata minore, come peraltro è consuetudine, rispetto a quelli delle imprese più strutturate.

Rimane da verificare la situazione delle imprese che non rientrano in questa analisi e che fanno riferimento al cosiddetto settore B2C, il mercato con il pubblico privato. In questo ambito, infatti, se il comparto dei servizi della persona con il termine delle limitazioni ha fatto registrare una buona ripresa, la stessa cosa non può dirsi per il commercio e, soprattutto, la ristorazione, sulla quale continua ad incidere l’incertezza relativa alla situazione sanitaria e, quindi, i vari provvedimenti presi dal governo per controllare la pandemia.