Grande lirica a Castelvetro di Modena con la “Cavalleria rusticana” realizzata da Belcanto Italiano



Torna la grande lirica nel modenese grazie all’Assessorato alla Cultura e al Sindaco di Castelvetro di Modena, promotori del progetto dell’Accademia Nazionale di Belcanto Italiano che metterà in scena la celebre opera – breve, ma molto intensa – “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni. L’appuntamento, reso possibile dal patrocinio del Comune di Castelvetro di Modena, è per sabato 31 luglio, alle ore 20.45, nella splendida scenografia naturale della corte del Castello di Levizzano.

L’allestimento, che sarà eseguito in forma di selezione, è frutto della cooperazione internazionale di due Accademie, della collaborazione tra allievi e docenti, della voglia di perfezionarsi, e della gioia di dare vita, ancora una volta, a personaggi forti e passionali.
Una scommessa contro il tempo, tra le mille difficoltà tipiche dell’età del Covid, oggi vinta grazie alla volontà di tutti, e pronta a dare un segnale di ripresa e di speranza sulle ali della musica di Mascagni, nel bellissimo territorio emiliano che si distende tra le colline del Lambrusco Grasparossa.

Riecheggeranno così, durante la rappresentazione, le celebri note del brindisi “Viva il vino spumeggiante”, perfette per descrivere la natura dell’eccellente vino del territorio. Gli interpreti della serata sono: Monica Conesa (Santuzza), studente presso l’ISV di Philadelphia, ed al suo fianco il tenore messicano Mauricio Trejo (Turiddu), docente della medesima scuola americana; a seguire la sezione dell’Accademia Belcanto Italiano che ha due sedi, una ad Alessandria e l’altra a Castelvetro di Modena, rappresentata da Emanuela La Porta (Lola), Manuela Rinaldi (Mamma Lucia) e Pier Zordan (Alfio); tutti saranno accompagnati e guidati dal Maestro concertatore Mattia Peli, al pianoforte, docente della medesima scuola italiana.

In questo spettacolo, come ricorda lo stesso M° Peli, “la concertazione musicale dell’opera metterà in luce due estremi in contrasto fra loro: alternerà cioè il lato intimistico dei personaggi, con momenti di grande tenerezza dal carattere quasi cameristico, al lato più intenso e bruciante della vicenda, con improvvisi squarci sinfonico-operistici, offrendo pennellate di acceso verismo. Ciò dà varietà coloristica alla musica di Mascagni e produce un potente impatto emotivo sull’ascoltatore”. Ad occuparsi della supervisione tecnico-vocale e dell’azione scenica sarà il soprano Astrea Amaduzzi, fondatrice e docente dell’Accademia Nazionale di Belcanto Italiano.

La manifestazione sarà svolta applicando tutti i protocolli di sicurezza per il Covid 19; i posti sono dunque limitati. L’ingresso è a offerta libera, ma è necessario prenotare (anche attraverso WhatsApp o telefono) presso la direzione artistica di Belcanto Italiano, al numero 347.58.53.253