Marzabotto, “L’uomo che verrà” con Greta Zuccheri Montanari



“L’uomo che verrà” film del 2009 di Giorgio Diritti è stato il film presentato al Teatro Comunale di Marzabotto. La proiezione è stata al chiuso, rispetto alle altre serate della rassegna “Ciak si gira!”, a causa del maltempo: il film, infatti, era previsto a Poggiolo di Monte Sole, ma la pioggia che ha interessato il territorio bolognese ha cambiato il programma.

Ad introdurre la serata l’attrice bolognese Greta Zuccheri Montanari, protagonista del film di Giorgio Diritti che all’epoca delle riprese aveva soli dieci anni. La pellicola, infatti, è ambientata nel 1944 e racconta gli eventi antecedenti la “Strage di Marzabotto” visti attraverso gli occhi di Martina, una bambina di 8 anni. “Ero piccola quando sono stata scelta da Giorgio Diritti come protagonista del film e, data la mia giovane età, non conoscevo bene i fatti accaduti a Marzabotto, forse il fatto che la storia mi è stata raccontata per essere recitata me l’ha fatta vivere in modo meno “angosciante” meno traumatico” ha spiegato l’attrice bolognese. Nel corso della presentazione Greta Zuccheri Montanari ha raccontato qualche aneddoto del periodo delle riprese e del suo rapporto con Giorgio Diritti: “abbiamo collaborato molto per creare il “mio personaggio” attraverso i miei sguardi” ha raccontato la giovane attrice.

Il prossimo appuntamento della rassegna è il 23 alla Rocchetta Mattei con Pupi Avati. Come da caratteristica la proiezione del film è preceduta dal trekkin d’autore. La partenza è alle ore 18 da Riola. Alle ore 21,30 la proiezione del cortometraggio Il nascondiglio del tempo (Italia 2021) di Cesare Bastelli, ideazione e sceneggiatura di Pupi Avati. Alle ore 22 la proiezione Storia di ragazzi e ragazze (Italia 1989) di Pupi Avati. L’evento gratuito. Info e prenotazione obbligatoria (entro 24 h prima): marco.tamarri@unioneappennino.bo.it

Ciak si gira! è un progetto sostenuto da Destinazione turistica Bologna metropolitana e da Bologna Welcome e organizzato da Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese, Unione Reno Lavino Samoggia, Unione Reno Galliera, e dai Comuni Alto Reno Terme, San Giovanni in Persiceto e Minerbio in collaborazione con Fondazione Cineteca di Bologna.