La Radioterapia per curare le aritmie del cuore: Reggio Emilia partecipa a uno studio europeo



È partito ufficialmente il 1 maggio il progetto di ricerca STOPSTORM che coinvolge 31 centri di 8 Paesi europei, tra cui anche l’AUSL-IRCCS di Reggio Emilia. Finanziato dall’Unione Europea con 7.1 milioni di euro nell’ambito del programma Horizon 2020 e coordinato dalla University Medical Center di Utrecht (Olanda), lo studio ha l’obiettivo di verificare l’efficacia della radioterapia stereotassica nel trattamento delle tachicardie ventricolari che non rispondono a cure farmacologiche e interventi di altro genere.

La tachicardia ventricolare è un’alterazione del normale ritmo di contrazione dei ventricoli (aritmia) caratterizzata da elevata frequenza cardiaca. Se non controllata, quest’anomalia può portare a perdita di coscienza sino a deterioramento grave della funzione cardiaca e persino al decesso.

Le cure consistono nella terapia farmacologica, nell’impianto di un defibrillatore che corregga il ritmo cardiaco tramite impulsi elettrici oppure nell’ablazione (asportazione) con radiofrequenza, cioè la correzione del ritmo cardiaco attraverso un intervento mini-invasivo sul cuore.

Lo studio pone l’attenzione sull’ablazione non invasiva tramite radioterapia, una tecnica recente alla quale si ricorre nel caso in cui le altre opzioni non siano praticabili o non siano state efficaci. La radioterapia stereotassica ablativa, che prevede un’unica seduta ad alta dose, è una terapia di precisione, spesso impiegata nei tumori maligni del polmone e della prostata e nelle metastasi. I dati preliminari sembrano mostrare un buon controllo della malattia e un aumento dell’attesa di vita. Il progetto STOPSTORM, che ha un orizzonte temporale di 7 anni, ha lo scopo di verificare queste prime osservazioni, oltre che affinare protocolli e linee guida.

L’AUSL-IRCCS di Reggio Emilia, con le équipe dei reparti di Cardiologia, Radioterapia Oncologica, Fisica Medica e l’Unità di Bioetica partecipa al progetto STOPSTORM con due compiti di grande responsabilità: la verifica della qualità dei trattamenti pianificati dai 31 centri partecipanti (studio fisico dosimetrico) e la gestione degli aspetti etici e giuridici a livello nazionale ed europeo relativi alla conduzione dello studio. Il protocollo di studio sarà sottoposto al Comitato Etico aziendale per introdurre il trattamento innovativo anche a Reggio Emilia.

Per maggiori informazioni: http://www.stopstorm.eu/