Ceramica: Regione e imprese insieme per coniugare ambiente e competitività



Anche in un periodo particolarmente complicato per l’economia mondiale, il distretto ceramico di Sassuolo sta confermando una delle eccellenze del Made in Italy: nella sua recente visita a Fiorano, anche il premier Mario Draghi ha ricordato la crescita costante, la capacità di adattarsi e gli investimenti in continuo aumento in un territorio che si conferma leader mondiale del settore.

“Questi risultati straordinari – commenta la consigliera regionale di Azione, Giulia Pigoni – vanno preservati e consolidati, ancora di più dopo la pandemia: è necessario permettere alle nostre imprese di competere ad armi pari sui mercati internazionali”.

Per questo, ieri, Giulia Pigoni ha presentato in Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna una risoluzione che chiede alla Giunta di continuare ad attivarsi presso il Governo per concretizzare le urgenti variazioni della disciplina ETS (Emission Trade System), il sistema voluto dalla Commissione Europea per raggiungere gli obiettivi di riduzione di CO2.

Tale sistema prevede la possibilità, per quei settori esposti alla concorrenza internazionale e al rischio di delocalizzazione produttiva, di usufruire di misure compensative quali il recupero dei maggiori costi dell’energia elettrica dovuti al meccanismo stesso. Purtroppo, la ceramica risulta tra i settori esclusi.

“Una decisione – commenta Pigoni – destinata a minare competitività, redditività e sopravvivenza della nostra industria ceramica”.

Visti anche i dati positivi relativi alle performance ambientali delle aziende ceramiche, la consigliera di Azione ha invitato quindi la Regione ad attuare senza indugi ogni ulteriore possibile pressione nei confronti di Governo e Unione Europea per valutare l’efficacia del sistema ETS per il settore ceramico, per arrivare alla rimozione dall’esclusione delle compensazioni dei costi indiretti.