Covid, situazione in provincia di Modena: diminuiti il numero di nuovi casi e la percentuale di positività



Misurazione tempera (foto – copyright Brancolini Roberto)

Nell’ultima settimana sono leggermente diminuiti il numero di nuovi casi e la percentuale di positività, a fronte di un aumento del numero di persone esaminate. In aumento le persone in isolamento domiciliare, a causa dell’incremento dei contatti stretti posti in quarantena.

Il numero dei ricoverati giornalieri continua a diminuire, consentendo alcune rimodulazioni a favore dell’attività assistenziale legata ad altre patologie: da oggi, mercoledì 28 aprile, i 15 posti dell’Ospedale di Comunità (OsCo) di Novi saranno esclusivamente destinati a pazienti non affetti da Covid.

Sono 244 i pazienti Covid positivi ricoverati, a mercoledì 28 aprile, negli ospedali modenesi.

ANDAMENTO GENERALE

 

Casi

Il totale di positivi segnalati a livello regionale, al 27 aprile (ultimo dato disponibile), per la provincia di Modena è di 62.531 (erano 61.351 lo scorso 19 aprile).

Al 28 aprile, in provincia di Modena sono accertati 3974 (erano 4589 il 19 aprile, -13,5%) casi di persone con in corso l’infezione da Covid-19. Di questi, 3730 sono in isolamento domiciliare o presso altre strutture, 244 ricoverati.

 

Ricoveri totali

Al 28 aprile sono 244 (erano 351 il 19 aprile, -30,5%) i pazienti assistiti in regime di ricovero negli ospedali della provincia. In AOU da report regionale risultano ricoverati 136 pazienti covid positivi, 80 negli ospedali provinciali (Carpi, Mirandola, Vignola, Pavullo) e 28 all’Ospedale di Sassuolo Spa.

 

Persone in isolamento domiciliare

Al 28 aprile sono in isolamento 7.392 (erano 6.419 il 19 aprile, +15%) persone. In particolare:

–       3.730 (erano 4.238) persone covid positive. Dei positivi in isolamento domiciliare 28 sono accolti presso l’hotel Tiby e 29 pazienti sono ricoverati negli Ospedali di Comunità Covid a Fanano e Soliera.

–       3.662 (erano 2.181) contatti stretti di casi accertati in isolamento.

 

Dal 21 dicembre all’Hotel Concordia di S. Possidonio non ci sono più ospiti Covid+.

Sul fronte delle USCA, nell’ultimo periodo di rilevazione (12 – 18 aprile 2021) le 12 Unità speciali di continuità assistenziale (di cui una pediatrica) attive in provincia hanno assistito 288 pazienti per un totale di 130 medici coinvolti.

 

Stima della popolazione non suscettibile di infezione

Rispetto ai bollettini precedenti è stato introdotto un nuovo capitolo che stima la popolazione suscettibile e non suscettibile all’infezione utilizzando la positività al tampone molecolare o al test sierologico e l’avvenuta vaccinazione con una o due dosi. Di conseguenza è stato eliminato il capitolo sulla sierologia.

Sono considerate “non suscettibili” tutte le persone che hanno già avuto l’infezione (documentata da un tampone molecolare o da un esame sierologico), consapevoli che anche la scienza non ha ancora espresso chiaramente per quanto tempo rimane protetta una persona che ha già avuto covid (nell’arco dell’intera pandemia) e quelle che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino. Anche in questo caso nella consapevolezza che una sola dose offra una protezione solo parziale, e che comunque, anche dopo il completamento del ciclo vaccinale, occorre un lasso di tempo tra l’inoculazione e l’inizio di questa protezione.

Si tratta dunque di una stima di popolazione non suscettibile, utile a misurare l’avanzamento della campagna vaccinale integrandolo con i dati a disposizione sulla popolazione della provincia che è già stata colpita da covid. Allo stesso tempo tale stima è una valida conferma della necessità che si rispettino ancora puntualmente tutte le misure di prevenzione e protezione.

Al 22 aprile (ultimo dato disponibile), il 28,6% (era 26,3% il 15 aprile) della popolazione residente in provincia risulta non suscettibile di infezione, mentre il 71,4% risulta ancora suscettibile. Del totale dei non suscettibili, nella maggior parte dei casi la protezione deriva principalmente dall’aver avuto almeno una dose di vaccino (19,6%); nel 6,8% dei casi solo per aver avuto una diagnosi di infezione tramite tampone.

La percentuale di suscettibili decresce notevolmente all’aumentare della fascia di età, in relazione all’aumento della popolazione già vaccinata. Ad esempio, considerando come non suscettibili le persone con tampone PCR positivo o sierologia positiva o vaccinati, la stima di persone ancora suscettibili di infezione negli over 85 è del 21,6% (due dosi di vaccino, mentre è dell’11,5% se si considerano anche coloro che hanno ricevuto una sola dose).

Questi dati confermano comunque la necessità di continuare a mantenere le misure di prevenzione come utilizzo di mascherine, igiene delle mani e distanziamento sociale e di proseguire nelle attività di sorveglianza.