Nel corso dei controlli finalizzati al rispetto della normativa sulla corretta gestione dei rifiuti, i Carabinieri Forestali di Monterenzio hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Bologna sette persone resesi responsabili, a vario titolo, di violazioni al Testo Unico Ambientale.
L’attività nasce dal controllo su strada di un autocarro che trasportava rifiuti operando apparentemente in regola. I successivi accertamenti effettuati facevano emergere che la ditta, dal 2019, operava in assenza di autorizzazione al trasporto rifiuti o comunque con autorizzazione sospesa. Dalla ricostruzione di tutti i trasporti effettuati nel periodo oggetto dei controlli, i militari risalivano alle ditte produttrici e agli impianti destinatari dei rifiuti illecitamente gestiti da soggetto non autorizzato e per questo venivano deferiti alla competente Autorità Giudiziaria i rispettivi legali rappresentanti.
Nel corso degli ulteriori accertamenti effettuati unitamente al personale di Arpae Bologna e finalizzati alla verifica sul rispetto delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni alla gestione dei rifiuti, venivano inoltre accertati altre violazioni al D. Lgs 152/2006 quali attivazione e gestione di dispositivo con emissioni atmosfera non autorizzato, deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi e combustione illecita di rifiuti.
Per i reati contestati è prevista la pena dell’arresto da tre mesi a un anno o ammenda da 2.600 e 26.000 in caso di rifiuti non pericolosi e l’arresto da sei mesi a due anni e ammenda da 2.600 a 26.000 euro in caso di rifiuti pericolosi.
Sono state inoltre contestate sanzioni amministrative per 10.000 euro.
L’attività di gestione di rifiuti costituisce attività di pubblico interesse e come tale deve essere effettuata in conformità ai principi sanciti dalla normativa comunitaria e nazionale.