Topo d’auto denunciato a Scandiano dai carabinieri



Pochi minuti, giusto il tempo di scendere dalla macchina e prendere dall’asilo il figlio di una sua amica, per poi scoprire all’uscita di essere stata derubata. Ignoti ladri avevano infranto il vetro della vettura Lancia Delta di proprietà di una 60enne scandianese, asportandole la borsa contenente documenti personali, cellulare, occhiali e una trentina di euro in contanti. La borsa, recuperata e restituita alla derubata, è stata abbandonata lungo la strada subito dopo il furto dal ladro che, accortosi di essere stato visto, si è dileguato a bordo di un’auto condotta da una complice. Per la paura è rimasto a mani vuote (nella borsa è stato rinvenuto tutto quanto contenuto in origine) ma l’aver abbandonato la refurtiva non gli ha consentito di garantirsi l’impunità.

Le indagini dei carabinieri di Scandiano, grazie anche a preziose testimonianze e riscontri di natura tecnica, hanno permesso di risalire al topo d’auto. Con l’accusa di furto aggravato infatti i carabinieri scandianesi hanno denunciato alla Procura reggiana un 24enne residente a Castelnovo Sotto, noto anche per i suoi precedenti specifici. Le indagini proseguono per risalire alla complice, che ha condotto l’auto assicurando la fuga al ladro, la cui identificazione potrebbe avvenire attraverso l’analisi del cerchio di amicizie e frequentazioni dell’indagato.

I fatti risalgono al pomeriggio del 17 novembre dello scorso anno, quando la derubata si è recato presso un asilo di Scandiano per andare a prendere il figlio di un’amica. Uscita dall’asilo con il bimbo veniva informata da alcuni testimoni che un ragazzo aveva infranto il vetro della sua auto impossessandosi della borsa riuscendo a fuggire a bordo di un’auto condotta da una complice. La borsa, rinvenuta poco dopo, veniva restituita alla derubata che nel frattempo formalizzava la denuncia ai carabinieri. I militari di Scandiano entrati in possesso della targa dell’auto usata per assicurarsi la fuga, indirizzavano le attenzioni investigative nei confronti dell’odierno indagato nei cui confronti venivano acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità, tra cui il riconoscimento ad opera di due testimoni, in conseguenza dei quali veniva denunciato alla Procura reggiana per furto aggravato.