Mirandola: Burana al lavoro per la ripresa frane sui canali



In Italia c’è un reticolo idrografico di corsi d’acqua naturali, principalmente fiumi, in continuo scambio con il reticolo secondario di bonifica che si occupa di veicolare l’acqua su tutto il territorio, sia per lo scolo che per l’irrigazione. Portare l’acqua dove serve, raccoglierla dove eccede, potrebbe essere lo slogan della bonifica.

“Degli oltre 200mila chilometri di canali di bonifica presenti in Italia, 2.200 ricadono nel comprensorio di Burana, che moltiplicato per due come le loro sponde significano 4.400 km di argini su cui fare sorveglianza, manutenzione, interventi di consolidamento – spiega il Presidente Francesco Vincenzi. “Si tratta di una macchina decisionale ed operativa complessa che si trova spesso a dover risolvere criticità importanti, ma che vorremmo fosse sempre più orientata alla prevenzione che alla riparazione del danno. Ci sono eventi straordinari, come il terremoto del 2012, che inevitabilmente irrompono e stravolgono ogni pianificazione dell’attività ordinaria: gli argini di bonifica ne sono usciti danneggiati a tappeto e ancora oggi, dopo quasi 9 anni, siamo impegnati nella ricostruzione. Senza contare le altre emergenze come la rotta di Secchia del 2014 e quella recente di Panaro per cui siamo in fase di ricognizione dei danni”.

“A Mirandola abbiamo inaugurato il cantiere per il consolidamento spondale di un tratto del Diversivo di Cavezzo – aggiunge il Direttore Cinalberto Bertozzi: l’opera erosiva dell’acqua, accanto al collasso di terreni dovuto al sisma hanno reso indispensabile il consolidamento di diversi tratti delle sponde lungo tutta la sua asta per un totale di quasi 3.7 km di intervento (2.700.000 € l’importo totale dei lavori). Si tratta di un canale importantissimo sia per lo scolo che per l’irrigazione, dello sviluppo lineare di quasi 17 km, che ha origine dal Canale di Gronda a San Prospero e che attraversando Cavezzo e Medolla arriva a Mirandola in località Camurana dove sbocca nel Diversivo di Burana. Anche su quest’ultimo canale, inauguriamo in questi giorni il secondo stralcio di un cantiere che già nel 2013 aveva provveduto alla messa in sicurezza di quasi 700 metri di tratto arginale danneggiati dal sisma. Il cantiere che inaugura in questi giorni (importo dei lavori 1.415.507 €) prevede il consolidamento spondale di altri tratti collassati tra l’impianto Concordia Sud e il ponte su strada Baccarella, oltre ad un tratto situato nei pressi dell’impianto Camurana e la ricostruzione e asfaltatura di un tratto di via Diversivo. Procederemo con la creazione di un’ampia difesa spondale in pietrame naturale che garantirà una maggiore resistenza all’azione erosiva dell’acqua per un canale che, coi suoi 38 km di lunghezza, rappresenta la principale arteria del bacino delle Acque Alte sia per lo scolo che per l’irrigazione.

Un altro cantiere è pronto a partire sul canale Quarantoli, nel tratto compreso tra la via Bosco e la Statale 12, sempre per la sistemazione di alcuni tratti di argine soggetti a franamento ed erosione: la sistemazione dell’alveo e l’infissione di pali in legno per 490 metri permetteranno di ripristinare il corretto deflusso delle acque di questo collettore di antichissima data cruciale un tempo per la navigazione e oggi per scolo e irrigazione di un’ampia area a sud del fiume Po (68.000 € importo dei lavori). Non ci sono però solo canali tra gli interventi in partenza: dal monitoraggio dei manufatti minori (sono oltre 1.000 dislocati su tutto il comprensorio di Burana) ne sono stati individuati 12 che verranno in parte consolidati, in parte demoliti e ricostruiti, di cui 6 nel territorio mirandolese (70.000 € importo dei lavori). Entro il mese partiranno i lavori”.