Sono state 33 le sedute del Consiglio comunale di Modena nel 2020, dieci in più dell’anno precedente, con un’accelerazione nei mesi finali che ha accompagnato i percorsi amministrativi di delibere e provvedimenti, diversi dei quali strettamente correlati all’emergenza sanitaria.
Inoltre, le istanze trattate sono state 116, mentre le mozioni discusse sono state 76; la percentuale di partecipazione dei consiglieri ai lavori ha superato il 96 per cento e le riunioni delle Commissioni sono state un centinaio. Sono solo alcuni dei numeri principali dell’attività degli ultimi dodici mesi dell’Assemblea cittadina, che, in conseguenza del Coronavirus, ha adottato anche una nuova modalità di svolgimento “mista”, prevedendo la possibilità per i consiglieri di partecipare alle sedute in teleconferenza, da remoto, in modo da favorire la più ampia partecipazione ai lavori.
La procedura online è stata impiegata con l’obiettivo di contemperare alla tutela della salute, nel rispetto delle misure contro la diffusione del Coronavirus, e alle garanzie per una corretta partecipazione dei consiglieri al dibattito e al voto su atti fondamentali per l’andamento dell’Amministrazione comunale. In parallelo, a partire dalla ripresa di settembre, dopo la pausa estiva, l’Assemblea presieduta da Fabio Poggi ha visto l’introduzione di un nuovo sistema integrato multimediale per la gestione di sedute e Commissioni, agevolando l’integrazione con i software in dotazione al Comune per la gestione degli atti.
Dopo che fino al 5 marzo lo svolgimento delle sedute del Consiglio comunale è avvenuto nella modalità tradizionale, in presenza (9 convocazioni), a partire dalla discussione del Bilancio di previsione, il 26 marzo, le riunioni si sono svolte con la modalità “mista” (22), mentre in due ulteriori occasioni tutti i consiglieri sono stati connessi in teleconferenza. Dopo un rallentamento in primavera a causa del lockdown, l’attività dell’Assemblea si è intensificata nella seconda parte dell’anno e nel complesso le sedute, una delle quali distribuita su due giorni (il 17 e 18 dicembre), hanno ampiamente superato i numeri del 2019, quando i cittadini erano stati chiamati al voto.
Anche l’attività delle Commissioni consiliari (68 riunioni) e delle Conferenze dei capigruppo (26) ha rispecchiato questa tendenza. La Commissione consiliare che si è riunita il maggior numero di volte è stata quella “Seta” (Programmazione territorio, sviluppo economico e tutela ambientale) con 19 convocazioni, seguita da 18 sedute della Commissione “Risorse” (Risorse finanziarie, umane e strumentali e affari generali), 11 della Commissione “Servizi” (Servizi culturali, educativi, sportivi e del tempo libero) e una della Commissione “Affari istituzionali” (oltre a quattro incontri del Gruppo di lavoro per la revisione del Regolamento sui Quartieri). Nove sono state le sedute della Commissione speciale “Per ripartire dopo il Covid”, l’organismo istituito dal Consiglio il 4 giugno 2020 col fine di sostenere l’azione dell’Amministrazione nell’affrontare la crisi sanitaria, economica e sociale legata all’emergenza Coronavirus e alla necessità di contenerne la diffusione. Inoltre, le Commissioni in seduta congiunta si sono riunite dieci volte.
“Nel corso dell’anno – spiega il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi – sono stati approvati atti importanti per il futuro della città, come il Piano della mobilità (Pums) e le linee d’indirizzo del Piano del Verde, che rappresentano tasselli essenziali del Piano urbanistico generale in corso di definizione, un percorso che il Consiglio seguirà con un ruolo da protagonista. Significativi anche i provvedimenti sulla scuola (Modena Zerosei), il Piano Modena digitale, varianti e interventi urbanistici che hanno consentito di concretizzare progetti di rigenerazione (dall’Esselunga al comparto Nonantolana) e di sbloccare situazioni complicate, come è stato il caso del Peep di Cittanova, allo scopo di favorire le famiglie dei promissari acquirenti”. Gli interventi normativi nazionali sull’emergenza Covid, aggiunge Poggi, “hanno creato percorsi preferenziali per certi provvedimenti che, quindi, non hanno dovuto essere approvati dal Consiglio: soluzioni comprensibili ma dei quali, ovviamente, il Governo non deve abusare”.
Anche da parte dei consiglieri comunali è stato registrato nel 2020 un significativo impegno, visto che sono 15 su 32 quelli che hanno partecipato a tutte le 33 sedute, mentre in dieci si sono assentati in un’occasione. In totale le assenze dei consiglieri dai lavori sono state 36: in media, poco più di un elemento per seduta, a testimonianza dell’elevata partecipazione.
Tra gli atti trattati dall’Assemblea, oltre alle 69 delibere votate (nel 2019 erano state 87), il Consiglio si è distinto per l’attività di indirizzo e controllo sull’operato dell’Amministrazione con 76 ordini dei giorno e mozioni discussi (54 quelli approvati) e con 116 interrogazioni che hanno ottenuto risposta in aula o in Commissione (70, delle quali 40 trasformate in interpellanza) o in forma scritta (46). Infine, le sedute hanno ospitato 82 comunicazioni da parte del sindaco Gian Carlo Muzzarelli, a cominciare da quelle relative all’emergenza sanitaria. “Praticamente un appuntamento settimanale – commenta Poggi – a sottolineare il ruolo centrale del Consiglio comunale anche in questa fase così difficile per l’attività amministrativa”.
SI PARLA DI COVID E DI GIOVANI IN CENTRO STORICO
I riflessi economici dell’emergenza sanitaria sulle famiglie, il rispetto delle misure anti-contagio nei locali aperti al pubblico e le condotte dei giovani in centro storico costituiscono alcuni dei temi principali della seduta di giovedì 14 gennaio del Consiglio comunale di Modena, che ha in programma anche una commemorazione di Aude Pacchioni, la partigiana e consigliera e assessora comunale scomparsa nei giorni scorsi, oltre a diversi ordini del giorno. La prima seduta del 2021 è convocata nell’aula consiliare, nel rispetto delle disposizioni sanitarie contro la diffusione del Coronavirus, ma con la possibilità per i consiglieri di partecipare alle attività anche da remoto, collegandosi in teleconferenza. I cittadini possono seguire in diretta streaming i lavori collegandosi al sito istituzionale dell’ente (www.comune.modena.it/il-governo-della-citta).
I lavori iniziano alle 15 con la trattazione di sei interrogazioni. Le due istanze legate al tema del Covid riguardano rispettivamente “I contributi pubblici relativi al canone di locazione per le famiglie in difficoltà e le modalità di erogazione”, presentata da Lega Modena, e “Il rispetto a Modena del protocollo allegato al dper 82 del 17 maggio 2020 e del provvedimento del sindaco del 22 maggio 2020”, proposta da Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia, che interroga la giunta anche sull’argomento “I giovani che frequentano il centro storico: condotte, prevenzione, efficacia delle iniziative adottate dal Comune di Modena”. Le altre interrogazioni sono incentrate su “La didattica a distanza nella casa circondariale Sant’Anna” e “I servizi degli uffici postali nella frazione di Albareto e sul territorio comunale”, entrambe presentate dal Pd, e su “Smantellamento del teatro delle Passioni e stato della nuova struttura” (Verdi).
La seduta continua con l’appello, alle 16, e a seguire è previsto il ricordo di Aude Pacchioni. Quindi l’Assemblea ha in programma la discussione di sei ordini del giorno, a partire da quello proposto da Lega Modena, Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia e Forza Italia su “Campus universitario Unimore”. I titoli delle altre mozioni sono “Federalismo demaniale, investire sulla valorizzazione di Palazzo Solmi nell’ottica di creare in centro storico una ‘Casa della modenesità’” (Pd, Modena civica e Sinistra per Modena), “Sviluppo di azioni informative e di accoglienza propedeutiche all’accesso all’organismo di composizione delle crisi di cui alla legge 27 gennaio 2012 n. 3” (Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia), “Digital divide e misure di sostegno all’accesso alla connessione” (Sinistra per Modena, Pd, Verdi e Modena civica), “Sostegno alla campagna per la liberazione di Zhang Zhan” (Forza Italia) e “Piano di promozione del patrimonio culturale, del turismo e della sostenibilità territoriale” (Pd).