Esondazione Panaro, parte l’iter dei rimborsi



Parte l’iter dei rimborsi. A 5 giorni dall’esondazione del Panaro nel modenese che ha interessato i territori di Nonantola, Castelfranco Emilia, Modena e Campogalliano, mentre le colonne mobili di Protezione civile inviate da Piemonte, Lombardia e Veneto iniziano a smobilitare e la situazione sta tornando progressivamente alla normalità, la Regione ha incontrato i sindaci e i tecnici dei comuni colpiti per definire la road map dei risarcimenti e dei 2 milioni di euro aggiuntivi destinati dalla Giunta regionale alle attività commerciali, in particolare pubblici esercizi, già colpite dal Covid, con l’obiettivo di fare presto e bene.

In attesa dell’accoglimento dello stato di emergenza nazionale, dopo la richiesta già formalizzata dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, lunedì 7 dicembre, è stato quindi tracciato il percorso per l’avvio dell’iter.

“In un momento così delicato dobbiamo avere la maggiore cura possibile di cittadini e imprese, lavorando senza sosta per fare avere i risarcimenti- afferma l’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo- con l’attenzione necessaria sull’iter amministrativo che prevede passaggi su cui occorre essere molto chiari. Cercheremo di velocizzare il più possibile e poiché i provvedimenti sono nazionali sarà necessario che anche il governo sia tempestivo. Dalla prossima settimana insieme ai comuni inizieremo la comunicazione con la cittadinanza”.

Intanto, questa mattina, come spiegato dalla direttrice dell’Agenzia regionale per la sicurezza del territorio e la Protezione civile, Rita Nicolini presente all’incontro, sono già stati inviati ai Comuni i due schemi: il primo per raccogliere la stima dei danni al patrimonio pubblico e il secondo per i danni a privati e imprese. Per quest’ultimo basterà indicare solo il numero degli edifici coinvolti dagli allagamenti, che, per la sola Nonantola, riguardano 1.196 imprese su 2.296 e 7.955 persone su 16.200 residenti.

I due schemi saranno poi restituiti alla Regione martedì 15 dicembre e serviranno, insieme alla relazione tecnica che sta predisponendo l’Agenzia regionale di Protezione civile, per inoltrare a Roma, entro la prossima settimana, la prima stima dei danni.

L’Agenzia regionale di Protezione civile sta già predisponendo le schede di raccolta dei danni che invierà ai Comuni lunedì 14 dicembre. I cittadini e le imprese avranno tempo fino al 22 gennaio 2021 per restituire le schede compilate e documentate che poi la Regione invierà a Roma per la rendicontazione finale.

“Per velocizzare la raccolta del fabbisogno è necessario definire in modo puntuale e preciso tutto ciò che può essere chiesto e che va documentato- spiega Priolo-. Per questo definiremo la prossima settimana, insieme ai Comuni, in modo ordinato e unitario come vanno compilate le schede, informando poi i cittadini con tutti i canali di comunicazione: media, web e social”.

Nel corso della riunione è stato affrontato anche il tema Cas, contributo autonoma sistemazione, per i cittadini che hanno dovuto lasciare le proprie case e definiti coi Comuni i termini per l’accoglimento delle segnalazioni.

Infine, sui 2 milioni di euro messi a disposizione della Regione per le attività commerciali colpite è stato chiarito che si tratta di un ristoro ulteriore e immediato messo in campo dalla Giunta di Viale Aldo Moro per i bar, i ristoranti e le altre attività che, chiuse per i Dpcm Covid-19, non hanno potuto riaprire a causa dell’alluvione.