Martedì 1 dicembre si conclude la prima parte del ciclo di conferenze dedicato al tema Immaginare l’altrove. Rappresentazioni dell’aldilà nelle culture religiose ideato dal Centro Studi Religiosi. Emanuela Prinzivalli presenta la conferenza dal titolo L’attesa della fine. L’avvento del regno di Dio nel Cristianesimo delle origini.
Emanuela Prinzivalli è professoressa di Storia del cristianesimo presso l’Università di Roma «La Sapienza». Socia della Società Internazionale di Studi Francescani e dell’Association Internationale d’Études Patristiques, è componente del comitato di redazione della rivista «Studi e materiali di storia delle religioni». Studiosa del cristianesimo antico, di esegesi patristica e della storia delle dottrine cristiane, ha curato l’edizione di alcune fra le principali fonti del cristianesimo antico. Membro dell’Advisory Board dell’Historical and Theological Lexicon of the Septuagint, ha diretto la Storia del cristianesimo (4 voll., Roma 2015) e recentemente ha pubblicato Il cristianesimo antico fra tradizioni e traduzioni (Roma 2019).
Nell’Apocalissi di Giovanni, come nelle successive apocalissi cristiane, il rapporto fra presente e futuro si pone in termini nuovi rispetto alle apocalissi giudaiche: il rapporto non è più, genericamente, fra un tempo presente, segnato dalle sofferenze dell’Israele eletto, e un tempo futuro in cui si manifesterà la salvezza di Dio, bensì fra un tempo presente in cui è già avvenuto l’evento salvifico per eccellenza, con la manifestazione di Gesù Messia – eppure il male continua ad agire contro gli eletti – e uno futuro, non altrimenti concepibile che come cessazione completa delle sofferenze ancora gravanti sugli eletti e come loro glorificazione. Perciò è necessario per i cristiani dare una spiegazione più articolata della persistente negatività del presente, offrendo una scansione temporale congrua degli eventi escatologici.
L’Apocalissi giovannea, che deve sanare il problema aperto nella logica apocalittica da un Messia manifestatosi in un mondo dominato dal male e che continua ad esserne dominato, oltre a rassicurare che, nell’eterno punto di vista di Dio il male è già stato sconfitto, – spiega Prinzivalli – modifica, nella dimensione storica dell’uomo, in senso retributivo il regno intermedio di mille anni, destinandolo anche e soprattutto ai martiri fatti risorgere per l’occasione, in quanto essi avevano reclamato la loro soddisfazione per il dolore patito nel nome del Messia.
Gli eventi successivi prevedono l’ultimo scatenamento di Satana, la sua sconfitta definitiva, la risurrezione e il giudizio, la discesa dal cielo di Gerusalemme. Il regno intermedio, secondo Prinzivalli, è funzionale a risolvere uno specifico, se pur grave, problema, mentre tutta la sua attenzione è proiettata oltre, verso lo splendore della città gerosolimitana, la dimora di Dio con gli uomini, compimento glorioso del disegno divino.
La conferenza sarà trasmessa esclusivamente in diretta web su www.fondazionesancarlo.it, sul canale YouTube e sulla pagina Facebook della Fondazione Collegio San Carlo. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente su www.fondazionesancarlo.it, dove sarà accessibile gratuitamente. Per informazioni: 059.421208.