Aumenteranno le risorse regionali destinate al trasporto pubblico modenese; la consistenza dell’incremento sarà individuata con il prossimo bilancio regionale. L’impegno è stato annunciato da Andrea Corsini, assessore regionale alla Mobilità, intervenendo in video conferenza a un incontro con i sindaci e i responsabili di Amo e Seta, promosso dalla Provincia di Modena per fare il punto sulla situazione del trasporto pubblico locale modenese.
«Nel riparto dei fondi regionali – ha chiarito Corsini – prevediamo un aumento di risorse per il bacino modenese, dal prossimo anno, senza penalizzare gli altri territori. Questo territorio – ha chiarito Corsini, motivando la scelta – in questi anni è profondamente cambiato e cresciuto a vari livelli socioeconomici, rendendo necessario un aggiornamento delle risorse che mettiamo a disposizione per migliorare il servizio».
La notizia è stata accolta con soddisfazione dal presidente della Provincia Gian Domenico Tomei, che ha parlato di «grande risultato al quale hanno contribuito tutti i soggetti a partire dai sindaci che ci consentirà di affrontare il prossimo futuro. L’emergenza sanitaria – ha aggiunto Tomei – ha acuito le difficoltà del trasporto pubblico locale già presenti, soprattutto in una realtà come quella modenese, per questo occorre ripensare l’organizzazione partendo proprio dai problemi emersi in questi mesi e l’aumento delle risorse per Modena rappresenta una opportunità in più per il territorio».
Soddisfazione è arrivata anche da tutti i sindaci che hanno colto l’occasione per evidenziare le problematiche tuttora aperte.
Luca Prandini, sindaco di Concordia, ha sottolineato che «il Covid ha acuito i problemi nell’area nord già ben presenti in passato. In vista della ripresa della didattica in presenza queste risorse aggiuntive sono fondamentali», concetti ripresi da Alessandra Filippi, assessora alla Mobilità del Comune di Modena, che ha proposto di «avviare una riflessione sul trasporto pubblico del futuro per individuare progetti e azioni al fine di renderlo attrattivo e al servizio di tutti i cittadini, anche in vista delle eventuali risorse del Recovery fund», tema quest’ultimo ripreso da Maria Costi, sindaca di Formigine e presidente dell’Unione del distretto ceramico, e da Marco Truzzi, assessore alla Mobilità del Comune di Carpi.
Giovanni Battista Pasini, sindaco di Lama Mocogno, ha proposto una revisione del servizio in Appennino, soprattutto per gli studenti, e ha chiesto di «rivedere la logica dei bacini tariffari che penalizza i territori di montagna». tema ripreso anche da Gianfranco Tanari, sindaco di Zocca.
Federica Nannetti, sindaca di Nonantola, ha posto il problema dei collegamenti carenti tra i sei comuni dell’Unione Terre del Sorbara e delle difficoltà di Nonantola, servita da più soggetti con difficoltà anche a livello tariffario.
Nel corso dell’incontro è intervenuto anche Antonio Nicolini, nuovo presidente di Seta, per sottolineare che «l’emergenza sanitaria ha evidenziato tutte le criticità del settore e sta provocando una drastica riduzione dell’utenza con conseguente forte calo dei ricavi per le aziende, un tema che la Regione ha già affrontato con il Governo», mentre Andrea Burzacchini, presidente di Amo, ha parlato del territorio modenese come «unico in regione per caratteristiche, per questo parliamo di sistema metropolitano modenese in vista di un Piano di area vasta che deve essere innovativo e puntare anche sulle risorse del Recovery fund».
Attualmente nel riparto regionale le risorse per il trasporto pubblico del bacino modenese ammontano a quasi 27 milioni di euro.
La provincia di Modena ha una presenza, unica in Regione, di 11 poli scolastici superiori con oltre 34.600 studenti, di cui quattro mila da altre province e regioni, che rappresentano l’utenza prevalente del trasporto pubblico extraurbano.