Il Comune di Calderara al fianco delle attività colpite dalle restrizioni: contributi a fondo perduto e immediati fino a 1200 euro per attività



Sostenere in maniera tempestiva le attività commerciali e le realtà associative colpite dal Dpcm del 24 ottobre. Questo l’obiettivo della manovra, condivisa con tutte le forze di opposizione, varata ieri dall’Amministrazione Comunale di Calderara di Reno a solo quattro giorni dall’entrata in vigore delle restrizioni previste dal Governo, come la chiusura alle 18 degli esercizi di ristorazione, la sospensione delle palestre e degli sport di contatto, il congelamento dei corsi. Bar, ristoranti, pub, palestre, attività sportive e associazioni sono i beneficiari di questa iniziativa, che mira a non lasciare sole le attività duramente colpite dall’emergenza Covid-19.

Nel dettaglio, la misura prevista dalla Giunta prevede l’erogazione, a richiesta, di un contributo a fondo perduto: si tratta di 1.200 euro a beneficio di ristoranti, pub e palestre, 800 euro per i bar e 600 euro per le attività sportive e le associazioni che organizzano corsi di formazione nell’ambito di teatro, musica, lingue, danza e sostenibilità ambientale. Una manovra di circa 47 mila euro, che sarà subito operativa tanto che le categorie coinvolte possono già richiedere il contributo compilando un’apposita modulistica già pubblicata sul sito web del Comune. Ulteriori 6.000 euro, provenienti dal finanziamento regionale per i voucher sport, saranno inoltre erogati, proporzionalmente ai propri iscritti, alle associazioni sportive del territorio calderarese.
Le attività interessate dovranno solo compilare il modulo e rispedirlo alla Pec del Comune. Successivamente, con periodicità settimanale, gli uffici comunali liquideranno con bonifico i contributi relativi alle domande pervenute. Si tratta di aiuti che si aggiungono a quelli provenienti da Governo e Regione, non costituiscono dunque un’alternativa ad altri contributi, e verranno erogati una sola volta e per una sola delle categorie presenti nell’elenco. Sarà causa di esclusione il non essere in regola con i tributi comunali, così come l’aver presentato richiesta per un esercizio attualmente non attivo (per esempio quelli stagionali).
Il Sindaco Giampiero Falzone descrive il senso dell’iniziativa sottolineandone l’importanza per il territorio: «È un momento molto difficile, inutile negarlo. La preoccupazione per la tenuta economica di chi lavora nelle attività oggetto di restrizioni e, più in generale, della nostra comunità è elevatissima. Non vogliamo, ci mancherebbe, sostituirci al Governo, che ha annunciato sostegni economici, ma dobbiamo, nel nostro piccolo e con le forze a nostra disposizione, tutelare la tenuta sociale della nostra comunità. Dobbiamo intervenire subito ed evitare di lasciare le persone nell’incertezza e nella paura per il futuro. Abbiamo sempre pensato che oltre a contenere la pandemia sanitaria sia necessario evitare quella economica. A Calderara lo abbiamo fatto sin da subito: esenzioni e riduzioni per le attività, family card, contributi per dpi, sconti e fondi per le associazioni, annullamento rette, acquisto pc per ragazzi disabili, fondo contributi e altre iniziative. Continuiamo oggi a farlo affrontando una nuova emergenza». Il primo cittadino si sofferma inoltre sulla condivisione unitaria dell’iniziativa: «Ringrazio le forze di opposizione, Uniti per Calderara e Movimento 5 stelle, che hanno condiviso la nostra proposta e che hanno unitamente al gruppo di maggioranza presentato un ordine del giorno in Consiglio Comunale. Un importante segnale di responsabilità e coerenza che riconosco loro. Ora è il momento dell’unità, non delle divisioni. Solo così potremo uscirne. Nessuno deve sentirsi solo e nessuno deve essere lasciato indietro, perché siamo stati, siamo e saremo sempre una comunità coesa».